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Mercoledì 15 Ottobre 2025
Il Como leader del rinnovamento. Ma la regolarità del campionato?
Analisi I caso della trasferta in Australia visto da diverse angolazioni presta il fianco a varie interpretazioni
Como
Ieri la curva ha detto la sua. A suo modo. Netta. Del resto i paladini delle tradizioni sono loro e ci mancherebbe che fossero d’accordo con la trasferta del Como in Australia. Ma leggendo il comunicato del Como dell’altro giorno ci sono anche altri aspetti da sottolineare. I primo è, di nuovo (ne avevamo accennato ieri) quello del passaggio sulla volontà di riportare il calcio italiano ai fasti degli Anni ’90. Fa effetto sentirlo dire con veemenza da una società straniera, giovane, qui da poco tempo, in qualche modo piccola (anche se sappiamo che non è così). Fa effetto, ma ha un suo perché. E ve lo spieghiamo. La società indonesiana ha acquistato una squadra nel campionato italiano perché identificato come quello con più margine di crescita. Questo per dirla in maniera dolce e educata. L’altra versione è: acquistare la squadra in un campionato da terzo mondo, da sviluppare in fretta. Obiettivo: avere una valorizzazione di quanto acquistato, valore da far lievitare grazie alla crescita della serie A a livello degli altri campionati europei più competitivi. Solo che in cinque anni di permanenza in Italia, di passi avanti gli Hartono e Suwarso ne hanno visti pochi. Sui diritti tv, sul merchandising, sulla lotta alla contraffazione, soprattutto sui nuovi stadi. Quella frase “Vogliamo riportare il calcio italiano ai fasti degli anni ’90”, è uno scatto in avanti, una società che ha fretta e si propone come leader del movimento. Infatti, non vi sembra strano che abbia parlato il Como e non il Milan? Nella normalità non sarebbe mai successo, ma questo Como vuole fare e si è rotto le scatole dell’immobilismo. Un’altra riflessione va fatta sulla regolarità dei campionati. Che la trasferta in Australia rischia di minare. Siamo bravissimi a perdere due ore di dibattito su una spalla più avanti o più indietro al Var, oppure sulla contemporaneità delle ultime partite di campionato. Poi si manda una competitor per lo scudetto (e un’altra in corsa per l’Europa), a fare un tour de force del genere che potrebbe avere ripercussioni pesanti. Infine il sindacato dei calciatori. Gli atleti che hanno parlato, abbiamo capito come la pensano: non è da escludere una presa di posizione in tal senso.
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