Il Como riparte
Ma c’è un rebus

Assenti Bellemo e Kabashi a centrocampo, Gattuso con le forze contate: gioca H’Maidat?

Non è una ripartenza semplice, per il Como come per tutti. Si torna in campo dopo un mese, quindi già un periodo di stop anomalo. Ma non è stato un mese di solo riposo e allenamenti, e lo stesso mister Jack Gattuso è schietto nel dire che «questo periodo di lavoro non mi è piaciuto per nulla».

I motivi sono facili da capire, «non siamo riusciti ad allenarci bene, per via del Covid. Allenamenti individuali, giocatori che mancavano, qualcuno non in buone condizioni, insomma non è stato semplice. Anche se non è certamente un problema solo nostro». E ancora non tutti sono recuperati, c’è ancora un positivo, alcuni per vari motivi non stanno bene, e uno degli uomini più importanti, Bellemo, mancherà per squalifica. Si ricomincia così, con difficoltà più o meno grandi, affrontando una delle avversarie più toste del campionato, la Cremonese.

«Una squadra che mi è sempre piaciuta – dice il tecnico -, che reputo certamente tra le più forti del campionato. Giocano un calcio spregiudicato, molto offensivo, non è un avversario semplice».

Specie se la lista degli assenti è un po’ corposa, in quantità e qualità. Oltre a Bellemo, sono fuori causa anche Scaglia, Gliozzi e Kabashi. Un bel problema per un centrocampo che a questo punto ha le pedine assolutamente contate. «E mi riallaccio al discorso, avevo studiato una determinata soluzione, sapendo da un po’ che mancava Bellemo, che poi non è stata più attuabile. Ho pensato anche a un cambiamento di modulo che poi ho dovuto accantonare, questo perchè la situazione ha avuto delle evoluzioni diverse rispetto alle previsioni, qualcuno non si è potuto allenare per 15-20 giorni». Potrebbe dunque essere il momento di rivedere in campo H’Maidat, «io non ho dubbi sulle sue qualità, ma sul fatto che arriva da un periodo lungo in cui non ha giocato. Però certo, una possibile soluzione è questa». Anche perchè la coperta non è lunghissima. Certo, tornano a disposizione Varnier e Ioannou, ma sembra difficile che possano essere impiegabili dall’inizio.

Non si può dunque non pensare a quanto sarebbe stato utile già ora avere qualche elemento nuovo dal mercato, soprattutto lì nel mezzo. «Arriverà qualcuno, mi fido del lavoro della società». Ed è inevitabile un commento anche su Alex Blanco, l’esterno offensivo spagnolo il cui arrivo è ormai praticamente una certezza. «Non si può definirlo il “sostituto” di Chajia, perchè Chajia è unico. E’ comunque un giocatore forte, un esterno-trequartista di movimento, e di grandi qualità, speriamo che la cosa si concluda per il meglio».

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