«Il mio Como fantasia e libero di inventare»

L’allenatore Roberts: «Strefezza, Da Cunha e Verdi possono decidere in autonomia cosa fare»

L’italiano di Osian Roberts migliora lentamente. Al «Come state?» ha aggiunto «Buongiorno a tutti». Ma non dà l’impressione di essere uno che diventerà matto per imparare presto la lingua. C’è da parlare di Como-Brescia, partita che all’andata (solo sei turni fa per effetto del calendario asimmetrico) aveva procurato la prima sconfitta a Fabregas.

Come approcciate la partita?

Il Brescia ha battuto il Como non molto tempo fa, dunque è una partita difficile. Però è chiaro che se vogliamo giocare per le posizioni al top della lega B, dobbiamo avere una costanza di risultati. Dunque avanti, senza paura.

E si riparte da Terni.

Una partita che ci ha molto soddisfatto. Primo, perché arrivavamo da una sconfitta con l’Ascoli e c’era bisogno di una reazione. E c’è stata. Secondo perché abbiamo visto che i nuovi si sono già integrati alla grande. E questo ci ha piacevolmente colpito.

Scontato parlare di Strefezza.

Un grande acquisto. E’ stato molto positivo, oltre ad aver deciso la partita. Però noi allenatori abbiamo un’ottica un po’ differente da quella degli spettatori. Dobbiamo ragionare in termini di equilibrio. Strefezza ha fatto tanto anche in fase di non possesso, è stato diligente, e ha dato il massimo, tanto che alla fine della partita era sfinito.

A proposito. Possiamo parlare di Como fantasia, con Verdi, Da Cunha e Strefezza dietro una punta... sarà una scelta definitiva?

Possiamo giocare in tanti modi, con due attaccanti o addirittura tre punte. Dipende dagli avversari. La concorrenza in squadra aiuta. Se vuoi alzare il livello, devi avere alternative che valgano i titolari, e gli allenamenti con gente che si batte per un posto aiuta ad alzare il livello. Poi siamo noi a scegliere.

Come giocano i tre fantasisti? Dobbiamo immaginarli incanalati in corsie predefinite?

Assolutamente no. Si possono scambiare. Hanno libertà di interpretare le azioni secondo il loro intuito. Certo, prepariamo tatticamente la disposizione, e specie in fase di non possesso tutti hanno compiti precisi. Ma nello sviluppo dell’azione non vogliamo tarpare le ali a nessuno. Specie se si parla di giocatori di questo tipo.

Sarà la volta di Nsame?

Deve ancora digerire il cambio del campionato. Si sta allenando bene. Sono sicuro che darà il suo contributo, che sia dall’inizio o da subentrante.

E Gioacchini? E Fumagalli?

Gioacchini ha un dolorino alla schiena e ha rallentato un po’. Fumagalli ha una gran fame, ha segnato in allenamento sfracelli di gol. Sta per arrivare il suo momento.

A Terni non è andato male Baselli.

Baselli è un grande professionista. Pur essendo passato nelle seconde scelte, non ha mollato di un centimetro, si è allenato sempre con grande dedizione. Si è meritato il posto da titolare. E’ una alternativa molto preziosa.

Come stanno gli infortunati.

Abildgaard potrebbe essere pronto. Lo vedremo venerdì mattina. Per Cutrone e Kone dobbiamo essere prudenti, visto il tipo di infortunio e, nel caso del secondo, del lungo stop. Ma Patrick ci sta sorprendendo per la velocità del recupero.

Il calo nel secondo tempo di Terni?

Credo che abbiamo migliorato. Abbiamo comunque controllato a lungo anche nel secondo tempo, e quando c’è stato da soffrire lo abbiamo fatto con una bella prova della difesa. Ma è importante chiudere prima le partite.

© RIPRODUZIONE RISERVATA