L’Inter vince a Como, ma lo scudetto è del Napoli

Negli anticipi dell’ultima giornata di campionato il successo dei nerazzurri al Sinigaglia (0-2, con reti di de Vrij e Correa) vanificato dal 2-0 della squadra di Conte contro il Cagliari

CALCIO

COMO - INTER 0 - 2

Marcatori: De Vrij al 21’ pt; Correa al 6’ st.

COMO (4-2-3-1): Reina; Voivoda, Van der Brempt (dal 35’ st Iovine), Smolcic, Valle; Perrone (dal 7’ Engelhardt), Da Cunha; Paz (dal 35’ st Ikoné), Caqueret (dal 47’ pt Butez), Strefezza; Douvikas (dal 7’ st Cutrone). A disposizione: Vigorito, Kempf, Alli, Gabrielloni, Jack, Fadera, Moreno, Braunoder, Azon. All. Fabregas.

INTER (3-4-2-1): Sommer; Bisseck (dal 14’ st Dumfries), De Vrij, Carlos Augusto; Darmian, Calhanoglu (dal 14’ st Barella), Asllani, Dimarco (dal 14’ st Acerbi); Zalewski (dal 35’ st Topalovic), Correa; Taremi (dal 28’ st Arnautovic). A disposizione: Di Gennaro, J. Martinez, Thuram, L. Martinez, Frattesi, Mkhitarian, Re Cecconi, Alexiou, Bastoni. All. Farris (Inzaghi squalificato).

Arbitro: Massa di Imperia.

NOTE - Spettatori: 10.656. Espulsi: Reina al 47’ pt. Ammoniti: Calhanoglu, Zalewski, Strefezza, Darmian. Angoli: 1-4.

L’Inter vince a Como, ma non è abbastanza per la squadra di Simone Inzaghi per effettuare il sorpasso al Napoli di Antonio Conte all’ultima curva di questo campionato. I nerazzurri vincono per 0-2 in casa dei lariani grazie ai gol di Stefan De Vrij e Joaquin Correa, ma si devono accontentare del secondo posto finale in virtù della contemporanea vittoria dei partenopei, campioni d’Italia per la quarta volta nella loro storia, contro il Cagliari per 2-0.

Il Napoli scuce così lo scudetto dalla maglia dei nerazzurri e festeggia il tricolore grazie ad un solo punto di vantaggio, in una corsa scudetto all’ultimo respiro. Un flashback per i nerazzurri di quanto accaduto 3 anni fa: allora, sempre all’ultima giornata, fu il Milan a fare festa vincendo la sua partita in casa del Sassuolo e rendendo vano il successo dell’Inter a San Siro contro la Sampdoria. Non c’è però tempo per l’Inter di rimpiangere i troppi punti lasciati lungo la strada: nell’appuntamento più atteso di tutti, la finale di Champions League a Monaco di Baviera contro il Psg, la vittoria cancellerebbe l’amarezza e la delusione del Sinigaglia, regalando allo stesso Inzaghi un posto nella storia dell’Inter come allenatore, insieme a Helenio Herrera e Roberto Mancini, con più titoli vinti.

Il Como di Cesc Fabregas, premiato come tecnico del mese di maggio nel pre-gara, ha provato a dare fastidio ai nerazzurri, ma si è dovuto arrendere giocando tutto il secondo tempo con un uomo in meno, dopo l’espulsione di Pepe Reina, all’ultima gara in carriera e applaudito da tutto lo stadio nel momento della sua uscita dal campo. I lariani chiudono così il loro campionato con una sconfitta dopo otto risultati utili consecutivi e un decimo posto a quota 49 punti che fa guardare al futuro con estrema fiducia. Appare chiaro fin dalle prime battute il piano gara dell’Inter, che parte con il piede sull’acceleratore per provare a passare subito in vantaggio e mettere ulteriore pressione a distanza al Napoli. La prima palla gol viene costruita dopo neanche tre minuti di gioco, con la partita che si sblocca sugli sviluppi di palla inattiva al 21’: Hakan Calhanoglu pesca in area di rigore la testa di De Vrij che con un potente colpo di testa firma il gol dello 0-1. Trovata la rete del soprasso, l’Inter abbassa il suo baricentro preferendo la soluzione in contropiede, concedendo più campo al Como che guadagna così fiducia dopo un difficile inizio e comincia a farsi vedere con più costanza nella metà campo nerazzurra.

L’episodio che cambia la gara arriva, proprio su un ribaltamento del fronte offensivo, nel primo minuto di recupero: Mehdi Taremi lanciato a rete viene toccato in uscita da Reina.

L’arbitro Davide Massa lascia correre ma, richiamato dal VAR, estrae il cartellino rosso per il portiere spagnolo che chiude così la sua lunga carriera con un’espulsione. L’Inter rientra dagli spogliatoi consapevole del vantaggio del Napoli, ma forte anche dell’uomo in più impone di nuovo il suo ritmo alla gara.

Un atteggiamento che vale l’immediato 0-2 realizzato da Correa, bravo a realizzare la rete al termine di un’azione personale in area di rigore.

Con il passare dei minuti e le notizie in arrivo da Napoli, il ritmo della gara del Sinigaglia si abbassa e Inzaghi (in tribuna per squalifica) comincia la girandola di cambi con un occhio all’appuntamento di Monaco della prossima settimana.

Negli ultimi 20 minuti di gara non succede di fatto nulla, con l’Inter in completa amministrazione e con il Como che si rende pericoloso con Patrick Cutrone, che sciupa la possibilità di accorciare.

I nerazzurri chiudono il loro campionato con l’abbraccio, a fine gara, dei tanti tifosi presenti al Sinigaglia: tra una settimana la grande occasione per cancellare i rimpianti e dare un sapore diverso non solo alla stagione, ma alla storia dell’Inter.

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