Ludi: «La chiave è il lavoro di Fabregas»

Parla il dg del Como: «Salvezza non scontata. L’Europa? Discorso forzato»

Il futuro di un Como che da neopromosso si è salvato senza problemi, ha dato spettacolo e ha messo in ginocchio anche qualche big. Carlalberto Ludi, direttore sportivo dei lariani, sa che se si parla di quel che sarà, bisogna per forza discutere di Cesc Fabregas, giovane allenatore con alle spalle una carriera da fuoriclasse assoluto da calciatore e tutte le prerogative per ripetersi anche in panchina.

Se ne sono accorte anche le grandi d’Europa, il suo nome circola in continuazione e il ds dei comaschi lo sa bene. «Cesc è un tecnico straordinario, le società che lo seguono fanno bene, noi speriamo e confidiamo che ci guiderà anche in futuro - spiega Ludi ai microfoni di Sky Sport -. Noi stiamo parlando con lui di futuro, il club è molto ambizioso, lui è molto ambizioso e credo fortemente che troveremo un allineamento. Come succede a fine stagione in ogni club, parleremo con il nostro allenatore e i nostri giocatori per progettare il nuovo passo».

Il prossimo anno sarebbe riduttivo pensare a un Como con la salvezza come obiettivo.

Tra le stelle del Como, sicuramente Nico Paz prodotto del Real Madrid che ha la possibilità di riportarlo a casa a determinate condizioni. «Stiamo parlando con lui e il suo entourage e posso dire che in loro percepiamo massima soddisfazione all’idea di far parte del progetto anche nel futuro. Ce lo auguriamo, ci sarà tempo di parlare con il Real, ma di certo Nico è destinato a una carriera clamorosa e siamo coinvinti che un altro anno a Como possa anche favorire questa crescita esponenziale che avrà in futuro», conclude Ludi.

«Parlare di Europa adesso è un discorso abbastanza forzato, ci sono società che l’hanno programmata da diverso tempo, alcune ci riescono altre no, come dice Cesc c’è un campionato dalla 1^ alla 9^ e dalla 10^ alla 20esima - spiega Ludi -. Sicuramente bisogna crescere, la società ha sempre dimostrato di saperlo fare, Cesc vuole crescere, io voglio crescere, i giocatori vogliono crescere dentro questo club, soprattutto i giovani. Immagino e spero che ci sia un allineamento, ma tutto questo sta togliendo attenzione al grande campionato che sta facendo la squadra e alle altre quattro partite che restano e che vogliamo fare bene».

Il Como ha una rosa giovane e ha messo in mostra tantissimi talenti. «Ci sono grandi motivi di orgoglio in questa stagione, ma la cosa che più ci soddisfa è il progresso di crescita. Il mercato di gennaio ha dato una mano, il lavoro di Cesc è stata la chiave, ma anche l’ambiente che si respira a Como, un giovane che cambia squadra e città, non è detto che si trovi subito bene, qui è così, c’è un ambiente positivo e fertile sul quale lavoriamo quotidianamente».

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