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Mercoledì 17 Settembre 2025
Morata si arrabbia: «Ma quale declino. Ho vinto tre coppe...»
Calcio Innervosito da una domanda in conferenza: «Di negativo solo le modalità del divorzio. Felice che i miei figli abbiano come idolo Nico Paz»
COMO
Altro che bollito, altro che giocatore a fine carriera. L’Alvaro Morata che, per la prima volta, ha parlato pubblicamente dopo il suo arrivo a Como, è un giocatore per nulla in fase calante nell’animo. Pronto ad affrontare una nuova e diversa avventura in Italia. La terza per la precisione, dopo le esperienze con Juventus e nel Milan.
Quesito
Gli chiedono come si arriva a Como dopo un’annata complicata. Faccia imbruttita: «Se un’annata complicata è vincere tre coppe… Non sono d’accordo. L’anno scorso al Milan ho vinto al Bernabeu in Champions, ho fatto partite molto belle, abbiamo vinto la Supercoppa contro Juventus e Inter. Per me non è stata un’annata negativa». Certamente, come si sa, non è stato facile il suo distacco dal Galatasaray, che non si decideva a rinunciare al prestito del giocatore dal Milan, con accordo già fatto con il Como: «Il modo in cui sono andato via è stato negativo, ma su questo non posso rispondere. Magari quando smetterò di giocare potrò parlarne». E ancora, si è visto uno spagnolo ruggente alla domanda se il Morata di qualche anno fa avrebbe realizzato e non fallito l’opportunità per chiudere la partita. L’attaccante non è sembrato gradire troppo: «Non era affatto una palla semplice da spingere in rete. È arrivata forte, è schizzata via anche per il campo bagnato».
Di certo, Morata, abituato a grandissimi palcoscenici e a squadre di punta nei campionati spagnoli, inglesi e italiani, ora si trova per la prima volta in una squadra ambiziosa, ma non ancora al livello della precedenti: «Posso dire che qua mi trovo bene, sono contento di essere arrivato a Como. Abbiamo una grandissima squadra, purtroppo abbiamo pareggiato una partita che avremmo meritato di vincere: prima dell’espulsione di Ramon, c’era forse un fallo su Sergi Roberto. La squadra è forte e l’organizzazione del club è già da “grande”. Non sempre si deve guardare all’aspetto economico: sono felice e carico, con tanta voglia di disputare una grande annata».
Condizione
La condizione migliore arriverà: «Mi sono allenato da solo per un’estate intera, saltando il ritiro e non è semplice. Con i compagni si lavora per trovare l’intesa, che sta arrivando. Passo dopo passo, mi sento sempre meglio.
Ha servito un assist a Nico Paz contro il Genoa, ripetendosi anche a parole: «Non è importante il mio tocco – spiega l’attaccante –, conta solo quello che ha fatto Nico: pazzesco. Crescerà ancora e il suo limite sarà solo lui a metterlo». Alvaro non è l’unico Morata ad essere impressionato da Paz: «Sono orgoglioso che i miei figli vogliano essere come lui. Lui è forte anche per l’immagine pulita che dà di sé».
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