«Parma test per noi. Basta alti e bassi. Cutrone non ci sarà»

Roberts, allenatore del Como: «Nsame? Vedremo. Modulo? C’è un piano B»

Osian Roberts arriva in sala stampa con una scatola di biscotti per i giornalisti: «Oggi è il mio compleanno. Un piccolo dolce omaggio per voi». Biscotti distribuiti a tutti, anche al capo ufficio stampa, la biondissima Alex Bell, per una volta in platea. Osian si muove sempre con la camminata di uno che è alla Spa di un villaggio turistico, rilassato. Ma poi quando parla di calcio, pur sempre molto (anzi, troppo) attento a non dare indicazioni, il suo sguardo si concentra, l’espressione cambia e si vede che questo per lui oltre a un lavoro è anche una passione.

Arriva il Parma.

Un grande test per noi. Il Parma è un top team, come del resto lo era il Palermo. Vogliamo giocare la nostra partita.

Ok, ma si è aperto il dibattito sulla possibilità di avere un atteggiamento meno offensivo, meno coraggioso contro squadre forti. Si è aperto anche in seno alla squadra?

Noi lavoriamo, studiamo e valutiamo tutto quello che succede. Abbiamo piani B, piani C, abbiamo la possibilità di cambiare in corsa. Vediamo.

Con il Palermo la squadra ha fatto grandi 25’, poi dopo il gol si è spenta. Cosa ne avete dedotto?

Secondo me il buon Como è durato di più, almeno sino al secondo gol, visto che Kone ha avuto la possibilità di pareggiare subito. Il guaio è stato non segnare un gol dopo tanto possesso iniziale. Quando non segni, poi può capitare che prendi gol. Potrei dire anche un’altra cosa: che siamo stati la squadra migliore tra le due aree, ma che le partite si decidono nelle aree di rigore e che il Palermo è stato migliore di noi in quella zona. E poi c’è un’alta questione.

Tipo?

Siamo una squadra giovane, non come età media, ma come assemblaggio. Tanti giocatori sono arrivati in estate e altri a gennaio. Normale che si debba ancora trovare la quadratura. Abbiamo ancora tanti alti e bassi e dobbiamo eliminarli. Pensate alle ultime partite in casa: benissimo con lo Spezia, male con l’Ascoli, meglio con il Brescia. Ma l’importante è che gli alti e bassi siano all’interno di un trend crescente. E io credo che lo siano. Anche se il terzo gol del Palermo non è da nostri standard...

Cutrone ci sarà?

No. Ha lavorato con noi, si è unito al gruppo, ma è imprudente pensare di schierarlo questo weekend. Vediamo la prossima.

Sarà la volta di Nsame?

Chi può dirlo? Lo scoprirete sabato. È certamente una possibilità. È un ragazzo che può aggiungere qualità.

Preoccupato per i due infortuni di Kone e Baselli?

Molto dispiaciuto. Kone aveva lavorato duro due mesi per tornare in forma dopo l’operazione all’ernia, non meritava questo. Andrà a operarsi a Barcellona lunedì, poi inizierà il recupero. Baselli stava tornando determinante, in una buona condizione di forma. Adesso seguiremo passo dopo passo la sua condizione sperando che possa essere disponibile presto.

Iovine è sparito dai radar.

Iovine per noi è un giocatore importante, non solo per le sue qualità, ma perché rappresenta il sentimento di spirito di squadra, tradizione e attaccamento. Purtroppo ha avuto un problemino a un flessore, non si è fermato ma dobbiamo avere cautela.

Perché avete fatto il ricorso per Odenthal e poi non lo avete schierato?

L’importante è avere soluzioni diverse. Il ricorso si fa per avere a disposizione più uomini per un ruolo. Poi abbiamo tutti giocatori molto bravi e le scelte per fortuna sono difficili. Chi è stato scelto, veniva da buone prestazioni.

Si sente la motivazione nel gruppo per una partita così impegnativa?

Il Parma è molto dotato in tutti i reparti. Ma siamo molto motivati. Anche per i mille posti in più, ci sarà più gente, avremo più tifosi a fare il tifo per noi, c’è un progetto importante di crescita sia della squadra che della società, dunque c’è tutto per affrontare questa sfida con motivazione e positività.

Come ha festeggiato il suo compleanno?

Incontrando voi, è questa la luce della mia giornata (mente e ride sapendo di mentire..., ndr).

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