
(Foto di Cusa)
I giornalisti Zazzaroni, Biasin, Cruciani e Demicheli commentano la prima uscita del Como
Sono bastati 90 minuti perché tutti parlassero del Como. È vero, la grande curiosità e le aspettative verso la squadra di Fabregas sono sempre state alte, ma una prestazione così aggressiva, di dominio in lungo e in largo contro la Lazio di Sarri, erano in pochi ad aspettarsela subito alla prima giornata. Tant’è che tutti i quotidiani sportivi nazionali e i grandi emittenti televisivi hanno posto i lariani al centro della discussione, parlando senza mezze misure di “lezione” e azzardando già uno “show da Europa”, oltre ovviamente a mettere in primo piano il protagonista assoluto della rosa: Nico Paz.
Così ce ne parla il direttore del “Corriere dello Sport”, Ivan Zazzaroni: «Quella di Paz è una qualità fuori dalla norma. La sua facilità di gioco lascia sbalorditi e sotto questo punto di vista ricorda molto Kakà. Non mi sorprendono le offerte che ha avuto, compresa l’ultima del Tottenham che comunque mi risulta essere stata ufficiosa e non ufficiale. Credo che abbia fatto bene a rimanere a Como: si sta divertendo. Ora deve consolidarsi e penso che il suo obiettivo sia andare al Real Madrid il prossimo anno. I blancos con Xavi Alonso hanno cambiato gestione e sono in fase di rodaggio.Concorrenza con Baturina? Il croato lo vedo più come un giocatore di inserimento. Nico invece può stare anche più basso: ecco, forse il paragone migliore è con Redondo».
La vittoria contro la Lazio non è mai stata in discussione. Tra i tifosi biancocelesti più conosciuti c’è sicuramente Giuseppe Cruciani, conduttore radiofonico di Radio 24 e ideatore de “La zanzara”, che ha commentato così la partita e la prestazione di Paz.
«Una sproporzione tecnica, tattica e fisica clamorosa. Io credo che il Como possa lottare anche per la Champions se ci sarà una media punti non altissima. Parlare di Nico Paz sta diventando scontato. È stato gestito bene dalla società, gli hanno dato i consigli giusti per una carriera ad alti livelli. Soprattutto non si è fatto solleticare da ingaggi più alti: altri giocatori si sono rovinati andando a guadagnare subito cifre sproporzionate per il loro valore. Io lo vedo come un Luis Alberto potenziato, decisamente più forte. Forse ha qualcosa anche di Coman. Credo comunque che il Como abbia già un accordo con il Real che va aldilà della recompra e Nico vestirà presto la maglia dei blancos».
Ma che ragazzo è Paz visto da vicino, o meglio da vicinissimo? Lo abbiamo chiesto a Marco Demicheli, bordocampista di Sky Sport per le partite del Como: «Nico dà sempre l’impressione di essere tranquillo. Il fatto che viva in città con la famiglia è un segnale indicativo che è molto mentalizzato sui suoi obiettivi e guardi seriamente alla sua carriera. Sul suo futuro, il Como parla frequentemente con il Real e penso che alla fine verrà tolta la condizione del 50% sulla rivendita e si stabilirà una cifra di recompra più alta, sicuramente superiore ai 10 milioni previsti oggi. Ci ha rivelato che per tutta l’estate ha provato a calciare le punizioni insieme a Fabregas. Diciamo che è partito bene...»
Tra i presenti allo stadio domenica sera, anche Fabrizio Biasin, caporedattore sport del quotidiano “Libero”: «Prima della punizione ho detto al collega a fianco a me: “Questa per lui è come un rigore”. Tant’è che sono riuscito a fare il video del gol. A 20 anni un giocatore del genere si vede raramente in serie A, figuriamoci a Como. Ma Nico non è una figura sola nel deserto, ma la punta di diamante di un insieme davvero valido sotto un punto di vista qualitativo. Non ho mai avuto dubbi sulla sua permanenza a Como e chi lo ha accostato ad altre squadre forse non ha ancora capito la potenza economica di questa società, a cui non interessa liquidità e vuole portare avanti un progetto con alla base questo tipo di giocatori».
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