
( foto cusa)
Calcio Il destino di Nico, al Como o a Madrid, si deciderà in queste prossime due-tre settimane. Nella notte ci sarà un altro impegno per lui, con l’Argentina contro la Colombia. E intanto Messi gli fa da cambio
COMO
Il primo step è superato, Nico Paz continua a essere un giocatore del Como. Le prime giornate di giugno, quelle che avrebbero potuto portare Paz al Real Madrid per partecipare al Mondiale per club, sono trascorse senza che nulla sia ancora accaduto.
La versione continua a essere la stessa, anche da parte del Como, ovvero che si attende la decisione del Real ma nel frattempo si sta studiando una controproposta per riuscire a tenere qui il giocatore. Ma di fatto, per fortuna del Como, ancora nulla si è realmente mosso.
Paz nel frattempo è in Argentina con la sua Nazionale, con cui per la prima volta venerdì scorso ha giocato da titolare, nella partita vinta 1-0 contro il Cile, uscendo al 57’ per lasciare il posto a Leo Messi. Una sorta di passaggio di testimone che rende sempre più importante il ruolo di Paz anche all’interno della Nazionale.
Nella notte, alle 2 ora italiana di oggi, ci sarà un altro impegno per lui, contro la Colombia. Vero che l’Argentina è già qualificata, queste gare di qualificazione diventano però dei test comunque significativi proprio nel costruire la squadra per i Mondiali, e Paz ne sta diventando una colonna importante per il futuro prossimo.
E non è, questo, un particolare secondario anche nella scelta per la squadra di club in cui giocare la prossima stagione: restare nel Como gli consentirebbe sicuramente di giocare con più continuità, avrebbe sicuramente maggiore certezza di un posto da titolare, il che per lui sarebbe importantissimo, mentre nel Real il suo ruolo sarebbe in un certo senso ancora da costruire, al momento con qualche incognita in più.
Insomma, al momento ci sono ancora diverse ragioni per cui Paz potrebbe restare un giocatore del Como. Che però, a differenza di quanto appena accaduto con Fabregas, non può avere l’ultima parola sul destino del giocatore. Può trattare, e se sarà necessario proverà a farlo, ma se da Madrid decidessero di esercitare il diritto di recompra così come formulato al momento dell’arrivo di Paz in Italia non ci sarebbero ragioni opponibili.
A favore del Como c’è il fatto che sinora il Real non abbia agito “di prepotenza”, riprendendoselo appena possibile. E che dunque probabilmente non ha così fretta di metterlo alla prova, come a Como si temeva. L’ultima parola, però, non è ancora detta: il termine per esercitare il diritto di recompra è il 30 giugno. Quindi ancora una ventina di giorni.
È importante ricordare però che se il Real non si riprenderà Paz entro la fine di questo mese, poi non potrà più farlo durante l’estate. Nemmeno alzando il prezzo. Ma dovrà nel caso attendere la fine della prossima stagione, la possibilità si riaprirà nel maggio 2026, pagando un milione in più.
Dunque, il destino di Nico si deciderà in queste prossime due-tre settimane, in cui il Real sarà peraltro anche concentrato sul Mondiale per club. La speranza di rivederlo con la maglia del Como anche l’anno prossimo aumenta di giorno in giorno.
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