
(Foto di Cusa)
L’entusiasmo di Vojvoda dopo il successo contro la Juventus
Il vecchio cuore granata, nessuno glielo potrà mai togliere, anche se è una “colonna” del Como. Per Mergi Vojvoda, battere la Juventus, ha un significato molto particolare, anche in questi giorni in cui si ricorda l’anniversario della morte di Gigi Meroni, avvenuta 58 anni fa: «Ho disputato dieci derby contro la Juve, quando giocavo nel Torino e non ne ho mai vinto uno. E ho anche rischiato si segnare: la mia conclusione nel primo tempo sembrava nello specchio della porta…».
Spremuto in Nazionale, uomo jolly di Fabregas, che lo fa giocare a sinistra, a destra, terzino o esterno alto. Una pedina preziosissima nello scacchiere del tecnico catalano: «Siamo molto contenti, abbiamo preparato bene la partita. Il Como non la vinceva da tenti anni, è una vittoria che dedichiamo ai nostri tifosi». Si poteva chiudere prima, come chiede Fabregas? «Ha ragione, abbiamo creato tante occasioni, avremmo potuto fare altri gol nel primo tempo. Dobbiamo crescere nel tiro, nell’ultimo passaggio. Il mio compito? Fare pressing alto, su Cambiaso. L’idea era di dare ampiezza alla squadra. Ovvio, io sono molto diverso da Kuhn e Addai, devo provare a fare altre cose».
Ma dove preferisce giocare Vojvoda? «Nel Torino mi trovavo molto bene come quinto di sinistra, ma qua il mister è stato molto chiaro quando sono arrivato: mi voleva schierare soprattutto a destra e mi sono trovato bene fin da subito. Era da un bel po’ di tempo che non giocavo più da questa parte, anche la postura del corpo era cambiata nel frattempo. Provo a mettermi a disposizione, dove c’è bisogno: ho fatto anche il portiere in passato...».
E chiude sottolineando la forza del gruppo: «Era una partita che nasceva con qualche difficoltà, tra nazionali, squalifiche e infortuni, ma la società ha fatto un mercato per rendere ma squadra sempre completa. Noi dobbiamo provare a non far sentire le assenze. Complimenti a Smolcic: ha disputato una grande partita».
Il momento non è dei migliori, e a parlare dopo Como-Juventus si presenta il capitano, Manuel Locatelli: «Era un’occasione importante, ma siamo mancati nei dettagli. Ora pensiamo al Real Madrid, dobbiamo restare concentrati. Il problema? Sbagliamo alcune scelte importanti negli ultimi metri, bisogna essere più cattivi nel cercare di fare gol, e non è problema solo degli attaccanti. Qualche gol l’abbiamo sbagliato».
Contro il Como era una sfida particolare, per un giocatore lecchese? «Al di là del mio derby personale, devo dire che Como è una bella città e non ho nulla contro. Il Como poi gioca molto bene, ha un bravo mister. Sarebbe servita una partita più fisica, specie nel primo tempo». Anche Locatelli parla delle palle inattive: «Analizzeremo il problema con il mister. Serve in generale più cattiveria in quelle situazioni di gioco».
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