
(Foto di Cusa)
Si presenta uno dei nuovi acquisti: «Mi piace saltare l’uomo»
È il giocatore che più ha colpito i tifosi alla Como Cup. Alla prima apparizione di Jayden Addai qualcuno ha detto: disordinato come Ikoné. Ma già alla seconda si è corretto il tiro: sprint, sterzate, tiri, dribbling. E allora si è capito perché il Como non solo lo ha voluto, ma per lui ha sacrificato uno come Strefezza.
In realtà non ne sapevo molto, ero completamente concentrato sull’AZ. Pensavo che avrei iniziato la prossima stagione lì, poi un giorno il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto che il Como mi voleva. È stata una scelta difficile, ma ho deciso di venire qui.
Mi hanno convinto perché ho capito subito che qui sarei potuto diventare il giocatore che voglio essere, un giocatore di alto livello. Sono venuto qui per far parte di questo grande progetto e, spero, per fare un passo avanti, dimostrare al mondo le mie qualità e quelle del Como al mondo.
Sono un dribblatore, sono esplosivo in velocità e sì, cerco la conclusione. Queste sono le mie qualità, lavoro sodo per la squadra ogni secondo in campo. Questo è quello che sono.
Cristiano Ronaldo.
Mahrez, mi piace tutto quello che fa e vorrei avere le sue stesse giocate. Diciamo che io mi affido più alla velocità e ad altre cose, ma vorrei avere il suo tocco e le sue abilità e mi alleno per questo.
Va tutto alla grande, sono una persona indipendente, quindi non ho bisogno di stare sempre con qualcuno, ma quando sono in gruppo mi trovo bene con tutti i compagni e con lo staff, mi hanno accolto bene, quindi è tutto fantastico.
Mi piace perché per me è un po’ diverso dall’AZ, facciamo molte altre cose con il pressing e il modo di giocare in generale. Ho giocato 10 anni per l’AZ e per 10 anni ho giocato in un certo modo mentre ora sto facendo qualcosa di diverso. Sto imparando e voglio continuare a migliorare
Sì, penso di sì, penso che sia il posto giusto. Voglio mettermi in mostra e far vedere il Como sul grande palcoscenico.
Non proprio molto se devo essere sincero, mi piacerà scoprirla giorno dopo giorno.
Da piccolo guardavo il Milan, la Juventus e l’Inter, ma poi crescendo ho smesso di seguire la Serie A assiduamente. Quando ho sentito parlare del Como, però, ho guardato 45-50 partite prima di decidere cosa fare.
Penso che in Serie A la maggior parte delle squadre di bassa classifica giochino con molti difensori, mentre nei Paesi Bassi si gioca un calcio più offensivo. Credo che questa sia la differenza più grande, ma penso che quello italiano sia anche uno dei campionati più belli perché ci sono molte squadre forti. Non capita spesso di vedere così tante squadre di alto livello in un unico campionato, probabilmente solo in Serie A e nella Liga.
Penso che abbiamo una squadra davvero forte, ma ci sono tante squadre competitive. Tuttavia, con il gioco possiamo diventare una bella realtà della Serie A. Non so dove arriveremo in classifica, ma dobbiamo migliorare e lavorare sodo per arrivare il più in alto possibile.
Gioco molto alla PlayStation e in Olanda esco con i miei amici che vivono lì, qui di solito esco con la mia ragazza o mio nipote, ma forse più avanti uscirò con i miei compagni di squadra.
Sono stato solo a Milano e Como. In questo periodo c’è molta gente.
Mi piace ridere, ma sono anche sono molto serio e concentrato sui miei obiettivi. Mi piace anche aiutare le persone, scherzare con i miei compagni di squadra e divertirmi.
Ho scelto il 42 perché il primo posto in cui ho vissuto quando ero in Olanda aveva il codice postale 4042, quindi ogni volta che tornavo a casa vedevo quel numero. Mi piace anche il 22, ma il 42 è più il mio numero.
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