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Venerdì 17 Ottobre 2025
Quando il ds del Napoli giocava sul Lario. «Lo spinsi a studiare»
Calcio Cristian Lurati oggi team manager del Sion racconta di quando Manna era a Bizzarone: «Me lo presentarono come un direttore sportivo nato»
como
Dal calcio dilettantistico comasco al Napoli campione d’Italia.
La parabola di Giovanni Manna, attuale direttore sportivo del club partenopeo, affonda le sue radici tra i campi della nostra provincia e una figura chiave: Cristian Lurati, oggi team manager del Sion, protagonista dell’ultima puntata del video podcast “Quatar Ball” del portale Lariosport.
Comasco
Lurati, comasco classe 1973, ha raccontato il suo percorso – da calciatore dilettanti prima e dirigente poi nel calcio di casa, passando anche dal settore giovanile del Como e del femminile con l’allora Como 2000, fino alla lunga esperienza in Svizzera – ma anche l’incontro con chi, qualche anno dopo, sarebbe diventato uno dei manager più stimati della nostra Serie A.
«Giovanni lo presi all’Atletico Bizzarone nella stagione 2011/2012, arrivava dal Mozzate, dove abitava – ricorda Lurati –. Me lo presentarono come “un direttore sportivo nato”: non avevo mai sentito una definizione simile per un giocatore». All’epoca Manna, classe 1988, era un centrocampista con idee chiare e personalità forte. «Fu prezioso nella costruzione della squadra – prosegue Lurati – perché convinse diversi amici a unirsi al nostro progetto. Giocavamo in Prima Categoria, senza rimborsi, ma con tanta passione».
Fece un solo campionato a Bizzarone, per poi tornare a Mozzate, ma in Promozione.
Il dirigente comasco, al quale chiese consiglio, lo spinse anche verso la formazione nel campo manageriale del pallone: «Gli consigliai di frequentare un master in gestione sportiva. Gli dissi: “Ti aprirà una strada nuova, anche se dovrai smettere di giocare per un po’”. E così è stato».
Da lì Manna iniziò la scalata nel calcio professionistico: prima a Forlì, poi in Svizzera, tra Chiasso (nel ruolo da Team Manager) e Lugano con Zeman (da responsabile tecnico a direttore sportivo), fino al ritorno in Italia con la Juventus Next Gen e al salto in Serie A col Napoli. Un percorso che, per Lurati, conferma quanto talento ci sia nel calcio dilettantistico: «Io e Giovanni siamo la prova che la competenza non manca nei nostri campi di provincia. Servono solo opportunità, fortuna e il giusto tempismo».
Dieci anni
Dopo quasi dieci anni al Sion, dove gestisce la logistica e il rapporto quotidiano con i giocatori, Lurati guarda con orgoglio alle storie nate nel suo territorio.
«La passione resta il motore di tutto. E a chi sogna di lavorare nel calcio dico sempre: non inseguite i soldi, ma l’esperienza. Il resto arriva con il tempo». Da Bizzarone a Napoli, passando per Chiasso e Sion: una linea invisibile unisce il calcio di confine alle grandi piazze del nostro movimento.
E in mezzo, due uomini che hanno saputo trasformare la passione per il pallone in un mestiere.
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