«Quell’ultima palla, il simbolo del Como»

Fabregas non ha dubbi e si coccola l’ennesima vittoria a Firenze

Non c’è fretta, continua a dire Fabregas. Anche quando commenta questa vittoria, figlia della freschezza dei suoi giovani talenti, che sono croce qualche volta, delizia in molti altri casi. Come questo gioiello di Addai, che«aveva talmente tanta voglia di buttarsi in avanti a cercare il terzo gol che avremmo potuto anche rischiare di prenderlo, ma questo è il bello, è la mentalità su cui stiamo lavorando ogni giorno, la freschezza dei nostri giovani è la nostra forza».

Una forza che ha tardato però un po’ a emergere, «e in un certo senso me l’aspettavo, mi aspettavo una Fiorentina così, difficile da affrontare. Se siamo partiti con un po’ di fatica è perchè a volte siamo troppo fedeli alle nostre idee e questo ci può mettere in difficoltà di fronte al gioco degli avversari. E noi infatti abbiamo cominciato male. Dal trentesimo in poi abbiamo cominciato a capire meglio la partita, e a ritrovare serenità. E da lì in poi abbiamo fatto bene quello che dovevamo fare, una partita completa, importante».

Ci sono stati anche momenti di forte nervosismo, come quando la squadra è ripartita mentre gli avversari ancora esultavano per il gol. “«No, non ho detto io di farlo. C’era nervosismo e anche questo me l’aspettavo su un campo così difficile, era normale. Ma io, dico la verità, sono stato più tranquillo che in altre situazioni...».

Scelte iniziali un po’ diverse, inaspettata la decisione di schierare insieme Perrone e Roberto. «Le scelte dipendono dall’avversario, l’anno scorso quando abbiamo cominciato a giocare con loro due abbiamo infilato una serie consecutiva di vittorie. Stavolta l’idea era quella di dare maggiore stabilità al centrocampo visto appunto il tipo di gioco della Fiorentina. E fortunatamente noi abbiamo un centrocampo forte, dove tutti possono giocare senza problemi».

Chi ha incantato maggiormente è stato però proprio Addai e la sua voglia di provarci fino all’ultimo, «vedete quando diciamo sempre che anche l’ultimissima palla è importante... Lui è una bellissima dimostrazione della nostra voglia di credere nei giovani talenti e di puntare su di loro. E’ veramente una vittoria che ci rende molto felici. Adesso torniamo subito al lavoro per preparare un’altra partita a cui teniamo molto, quella di Coppa Italia. Cambieremo tanto, ma abbiamo avuto anche oggi la dimostrazione di come tutti quanti possano essere all’altezza della situazione. E il livello a questo punto può solo alzarsi, non c’è fretta».

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