Roberto: «Con questo spirito vinceremo le partite»

Il pensiero del centrocampista spagnolo del Como dopo la sfida del Dell’Ara

Un tempo per provarci e per incidere, da subentrante al già ammonito e in affanno Perrone, per Sergi Roberto, ma anche un tempo per capire che il Como brillante visto contro la Lazio non era replicabile contro un Bologna certamente più in palla e più convinto al Dall’Ara, ad aggredire spazi e costruzioni di gioco in tutte le zone del campo.

«E’ stata una lotta, in uno stadio che per noi è e resta molto ostico – ha commentato a fine gara il centrocampista catalano -. Rispetto alla settimana scorsa è stata una partita molto diversa, la Lazio ci aspettava di più in fase di non possesso, mentre il Bologna ci ha aggredito fin da subito, uomo su uomo. E questo non ci è capitato soltanto ieri, ma tante altre squadre in Italia hanno questo modo di giocare, di pressare e di attaccarti. Ma è anche dopo questo tipo di partite che si può crescere: da queste sconfitte possiamo imparare tanto».

Possesso

Così come tanto è stato anche il possesso palla del Como, quasi il 30% in più rispetto a quello dei rossoblù (64% contro 36%), ma evidentemente troppo sterile: due appena, infatti, appena, i tiri verso la porta di Skorupski. Un altro film rispetto a domenica scorsa.

«Abbiamo avuto la palla per gran parte del match, abbiamo tenuto un buon palleggio, ma nel calcio vince chi fa gol e oggi ci è mancato: la differenza è stata tutta qui. Penso comunque che lo ritroveremo presto, la qualità non ci manca. Detto ciò – aggiunge Sergi Roberto -, penso comunque che tutti quanti noi abbiamo fatto una buona partita. E’ chiaro che non possiamo essere contenti, il nostro obbiettivo è infatti entrare in campo e provare a vincerle tutte, ma stiamo lavorando bene e dobbiamo continuare così: il lavoro è l’unica strada che dobbiamo percorrere, come ci ha detto il mister nello spogliatoio».

Pochi guizzi e pochi lampi, anche dai più attesi, su tutti Nico Paz, sottotono come Douvikas, ma la strada è ancora lunga: margine e tempo per continuare a crescere ci sono e ci stanno tutti. Anche per tornare a divertirsi. «Nonostante la sconfitta abbiamo cercato di divertirci, come sempre, anche chi ci guarda prova piacere a guardarci giocare. Per me è lo stesso, e questo è molto importante, sia a livello personale, che di gruppo. Come ho detto, al di là della sconfitta, con questo spirito penso si potranno vincere tante partite».

«Lottare sempre»

Guarda comunque il bicchiere mezzo pieno Sergi Roberto, mentre mostra, col sorriso, i segni della battaglia. «Il livido? Non è di oggi, me lo porto dietro dalla gara di coppa contro il Sudtirol (ride, ndr). Ma va bene così, bisogna lottare, sempre, come ci dice ogni volta il mister». Ora la sosta e due settimane di stop per resettare il primo ko della stagione, poi, il 15 settembre la seconda in campionato al Sinigaglia, contro il Genoa di Vieira.

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