Sarri: «Grande Como, noi male male»

Il commento dell’allenatore della Lazio, annichilito dall’allievo Fabregas

Nessun alibi per Maurizio Sarri. Nessuna scusa dopo il ko a Como per il tecnico della Lazio: «Ho visto una differenza tecnica che mi aspettavo, ma non a questi livelli. Speriamo che sia stata una brutta giornata da parte nostra. Se questa è la realtà e questa partita è “vera”, allora non siamo messi benissimo”.

E ancora: «È mancata qualità da parte nostra. Che fosse dura lo sapevamo, la crescita del Como è stata esponenziale dal girone di ritorno in poi e si stanno confermando. La qualità di oggi era di un’altra categoria: noi abbiamo fatto correre le gambe, loro la palla e non hanno fatto fatica. Tutti i palloni conquistati, in due secondi erano riconsegnati: difficile uscirne indenni».

Sarri, tornato alla Lazio dopo che l’aveva lasciata nel 2024, non vuole essere disfattista: «È la prima giornata, non è il caso. Spero sia stata una serata negativa e niente più. Certo, brutta: tra errori tecnici e scelte non logiche, non abbiamo fatto nulla di quanto preparato per affrontare una squadra forte nel palleggi. Niente mercato? Questi siamo e con questi vado avanti nel cercare di trovare un’identità, senza perdersi per strada».

E il confronto con l’allievo Fabregas? «Il Como gioca un calcio tra i migliori d’Italia. Lo scorso anno a ottobre gli predissi che sarebbe arrivato tra le prime dieci. La crescita è stata esponenziale». Sarri era stato al Sinigaglia, nel 2011, alla guida dell’Alessandria in C1. Il campo era melmoso e lui si arrabbiò parecchio, allora: «Lo ricordo bene. Vi dico una cosa: la grandezza di una società la misuri dal terreno di gioco. Visto che campo al Sinigaglia?».

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