«Stavolta sarà importante la personalità»

Il Como Fabregas in vista della trasferta con il Sudtirol: «Il modulo conta poco, è l’idea di gioco la cosa che serve»

Prima trasferta per Cesc Fabregas in panchina, e tante riflessioni su quello che il tecnico ha visto in queste due prime uscite, e su quello che vorrebbe vedere, in una partita da affrontare - quella di Bolzano con il Sudtirol - con grande attenzione. «Una partita che sarà molto difficile, contro una squadra che gioca un 4-4-2 classico e che è difficile da attaccare” e al di là delle considerazioni tattiche «servirà tanta personalità».

L’analisi delle prime due partite «non ci lascia pienamente soddisfatti per il risultato, certamente volevamo sei punti. La squadra difensivamente è andata bene nel complesso, ma dobbiamo essere un po’ più svegli in alcune situazioni, cosa che non è successa nel gol che abbiamo preso dalla Feralpi e anche in qualche episodio contro il Lecco».

«Abildgaard mi piace molto»

Alla sua squadra, mister Cesc chiede «un po’ più di continuità nell’arco della partita. Dobbiamo essere ancora più alti, più aggressivi, recuperare ancora più palle, l’idea su cui lavorare è sempre questa. In alcune fasi ci siamo riusciti, serve ancora più costanza. Ma arriverà, la squadra sta lavorando bene».

Qualche dubbio su come schierarsi domani Fabregas ammette di averlo, anche se probabilmente la sua scelta l’ha già fatta. E una preferenza piuttosto chiara ce l’ha. «Due punte o una? Devo dire che per me la squadra con due attaccanti rischia di essere un po’ troppo lunga, con una punta sola e più trequartisti la struttura è decisamente più chiara. Lo preferisco, sì». Però... «però Gabrielloni meriterebbe di giocare. Il dubbio più che al modulo è legato a lui? In un certo senso sì, perché effettivamente è un giocatore che in certi momenti sa dare qualcosa in più». E chissà dunque che a Bolzano non possa essere scelto dall’inizio.

A livello di giudizi individuali Fabregas non si tira indietro. Per esempio parlando di Chajia, «che è un giocatore con caratteristiche uniche in questa rosa, può essere importantissimo, fortissimo quando “va dentro”, ma in alcune fasi perde un po’ di fiducia, di efficacia. Una cosa comunque normale quando si cambia un allenatore e vengono chieste cose un po’ diverse».

Se si dovesse cambiare qualcosa in avanti, non dovrebbe trattarsi comunque ancora di Cerri: «Alberto sta bene, ma andiamo con calma, c’è in ogni caso la possibilità che giochi un po’ di più». Buono il giudizio di Fabregas su Abildgaard, che con il Lecco ha ritrovato la maglia da titolare: «È un giocatore che mi piace molto, perché guarda avanti, verticalizza, ha grandi qualità, ed è importante anche per la sua fisicità».

Ballottaggio Sala-Ioannou

In quanto alla scelta per la fascia sinistra, dove Sala martedì è stato preferito a Ioannou e ha ben impressionato, Fabregas spiega che «Marco era già entrato bene sabato e meritava di giocare, anche perché Ioannou ha giocato tanto, compresa la Nazionale. È un giocatore che ha doti importanti per questa categoria. Ma Nicholas sta indubbiamente giocando a un livello molto alto», e per domani questo è un ballottaggio interessante.

L’idea di base resta in ogni caso quella di martedì, un 4-2-3-1. Difesa a quattro e struttura molto simile anche in caso di due punte, «il modulo conta poco, è l’idea di gioco la cosa più importante. Questa è stata una settimana particolare con tre partite, abbiamo fatto un lavoro approfondito di analisi senza poterci affaticare troppo. Dalla prossima settimana cominceremo a lavorare con un ritmo diverso».

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