Stra... fezza: tutti già innamorati di lui

Calcio L’italo brasiliano (con il 21 come Oliveira...) del Como ha deciso la patita di Terni e ha convinto subito

Un impatto così era difficile immaginarselo, anche conoscendone già le qualità. Gabriel Strefezza prima ancora che finisse il primo tempo di Ternana-Como aveva già conquistato tutti, nessuno escluso. Non c’è scetticismo che tenga, ed è anche difficile ricordarsi con la maglia del Como un giocatore del genere, anche tornando ai tempi d’oro.

Casomai si può tornare indietro nel tempo con qualche considerazione che non passa mai di moda. La più ovvia, ma anche la più vera, è che realmente le qualità individuali sono ciò che più di qualsiasi altra cosa fa la differenza. Con buona pace di moduli, algoritmi e modernità varie.

Moderno

Di moderno, sicuramente, c’è la sua velocità e una condizione atletica che è parsa subito eccellente. Ma le sue qualità personali, la visione di gioco, la rapidità di esecuzione, la bontà di entrambi i piedi sono un talento che a Como ha veramente pochi precedenti.

Di Strefezza sono già tutti innamorati. Anche per l’atteggiamento che ha avuto in campo, non certo quello di un talentuoso che si mette con egoismo al di sopra degli altri, bensì quello di uno che si fa in quattro per novanta minuti per aiutare la squadra. E più di così, segnando il gol decisivo in maniera spettacolare, non avrebbe potuto aiutarla. Lui può essere l’uomo vero della svolta, anche grazie alla capacità che già a Terni si è notata di svariare su tutto il fronte offensivo. Senza pestare i piedi a nessuno, perché anzi la sua presenza ha aiutato tanti a giocare anche meglio del solito. Da oggi in poi sarà difficile annoiarsi guardando giocare il Como.

Certo, nei meccanismi offensivi non tutto è stato perfetto, ma il problema non ha certamente riguardato Strefezza. Di soluzioni ce ne sono parecchie, come è stato detto più volte, e ora bisogna cercare soprattutto quelle che consentano di valorizzare ancora meglio le risorse di un talento simile. Che, ricordiamolo, se tutto andrà bene sarà con il Como anche per altri tre anni. Il tempo giusto per raggiungere la pienissima maturità e magari migliorare ancora, avendo lui ventisei anni. La cosa più importante è stato leggere nel suo sguardo, e constatare nelle sue gambe, la sua grande voglia e il suo entusiasmo. Cose non sempre scontate quando si scende di categoria. Anche se la sua è stata una scelta precisa, non un ripiego.

Entusiasmo

Inutile raccontare l’entusiasmo scatenatosi tra i tifosi sui social. Sono bastati pochi minuti per scatenare la Strefezza mania. Anzi, si era diffuso un po’ di allarme per il timore che con l’ammonizione di sabato il brasiliano, che a Lecce era arrivato a quattro cartellini gialli, potesse essere squalificato. Ma nel codice di giustizia sportiva c’è scritto chiaro. «Le ammonizioni che non abbiano esplicato effetti - cioè che non abbiano portato a squalifica -, divengono inefficaci nel corso della stessa stagione sportiva quando i calciatori sono trasferiti a società appartenenti a Lega diversa». Quindi Strefezza con il Como, cambiando categoria, è ripartito da zero.

Tra i tanti commenti c’è stato anche qualcuno che ha già fatto notare un particolare, Strefezza porta la maglia numero 21, come Lulù Oliveira. Brasiliano come lui. E se tanto ci dà tanto...

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