Strefezza manìa
«Mi sento a casa»

Calcio Due partite, due gol decisivi per il brasiliano che incanta: «Mi piace giocare con Verdi, Da Cunha e Chajia: parliamo la stessa lingua»

Due presenze, due gol, sei punti. Ma come si fa a ridurre tutto a tre freddissimi numeri? No, non si può e non sarebbe giusto. Perché l’entusiasmo che sta generando Gabriel Strefezza è contagioso. Tra l’altro è stata un’escalation rapidissima, dallo scetticismo (non nei confronti del giocatore) sulla veridicità della trattativa, alla soddisfazione per il colpo di mercato, fino alla prova entusiasmante sul campo.

Decisivo

Esordio con gol, in trasferta a Terni, debutto in casa con un’altra rete. E che reti… Si torna quindi per un attimo ai numeri di cui sopra, che dimostrano l’impatto clamoroso dell’italobrasiliano, 26 anni, nella sua nuova squadra. Due partite vinte – di misura – grazie a due prodezze. Che fanno capire perché a Lecce gli avevano affibbiato il nomignolo di “Gabriel Maravilha”.

Sembra un giocatore a Como da una vita, l’ambientamento è stato immediato. Come avviene ai giocatori tecnicamente superiori, ha mostrato colpi di tecnica, fantasia, mettendo in mostra anche intelligenza tattica. Un nuovo punto di riferimento per i tifosi, sempre a caccia di un giocatore in cui riconoscersi.

Sembra anche un campione di modestia, a giudicare dalle parole post Brescia: «Sono contento per aver segnato ancora. Mi sono trovato subito bene con compagni, mister e staff. Sembra che sia qui da anni, mi sono sentito subito inserito nel gruppo… La cosa importante, al di là dei miei gol, è la vittoria: 1-0 o 3-0 non cambia. Se poi non si prende gol, è anche meglio in serie B e specialmente quando si è in corsa per la promozione in serie A. Ora testa al Palermo». Strefezza sottolinea il feeling già stabilito con i compagni di reparto: «Mi piace giocare con Verdi, Da Cunha e Chajia, Abbiamo caratteristiche simili e si sappiamo trovare al volo». Nelle due partite decise da Strefezza, si sono viste due riprese meno effervescenti rispetto al primo tempo. Strefezza la spiega così: «Non credo in un calo, il Brescia è una grande squadra, ben organizzata, con giocatori esperti e di categoria».

Goldaniga

Al pari di Strefezza, anche il difensore Edoardo Goldaniga si è destreggiato bene nella sua nuova squadra: «Siamo una squadra solida, è un punto a nostro favore. Vincere queste partite “sporche” è un segnale importante: a Cagliari, un anno fa, abbiamo vinto tante partite così, 1-0». Un gol anche per Goldaniga, ma annullato: «Ho sempre segnato qualche gol in carriera, ma è da un paio di anni che non ci riesco. La nostra difesa è fisicamente ben strutturata: sfruttiamola anche in fase offensiva».

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