Un Como straniero, anzi addirittura due. Cesc può scegliere

Calcio In una serie A diventata sempre più “esterofila” la squadra azzurra sarà probabilmente la meno italiana

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Non una, ma volendo addirittura due squadre di stranieri sono a disposizione di Cesc Fabregas. Il Como sarà in questa prossima stagione molto probabilmente la squadra con il maggior numero di giocatori non italiani. Una tendenza comune in Italia, visto che il nostro, tra i maggiori campionati del continente è quello meno nazionalista. Poco meno del 70% dei giocatori di serie A sono stranieri, e tra quelli che giocano regolarmente la percentuale è ancora più alta.

La scorsa stagione? Quota 78%

Il Como già nella scorsa stagione è stato tra le squadre che ne hanno utilizzati di più, al di sopra di questa media: calcolando le presenze stagionali, al quinto posto dopo Udinese, Milan, Torino e Bologna. Il 77,8% delle presenze totali nella squadra di Fabregas sono stati stranieri.

E ora questa percentuale sembra decisamente destinata ad alzarsi. Perchè gli italiani in campo potrebbero essere ancora meno. Per via di qualche defezione – rispetto al girone di ritorno dell’anno scorso mancano Iovine e al momento Dossena infortunato – e per via del fatto che dal mercato stavolta sono arrivati solo stranieri.

Un anno fa quando cominciò la stagione c’erano anche Belotti, Mazzitelli, Verdi, Barba, Baselli e Cerri: non che tutti giocassero molto, ma aumentavano comunque la quota nazionale in rosa.

Oggi invece gli italiani sono veramente ai minimi termini: Goldaniga, Cutrone, Gabrielloni, Vigorito e quando rientrerà Dossena. E al momento solo il primo sembra avere reali possibilità di giocare titolare.

Volendo, dunque, Fabregas può disporre di ventidue giocatori stranieri, due squadre complete. E, tranne forse che per il giovane portiere Menke, non si sta parlando di riserve o di ipotesi azzardate. Ma di possibili titolari praticamente in ogni ruolo, soluzioni che si sono già viste anche nelle partite della Como Cup.

In queste due ipotetiche squadre, disegnate anche un po’ per gioco ma in maniera molto realistica, è stato inserito anche Alvaro Morata, pur non essendo ancora arrivato ufficialmente al Como. La chiusura positiva della trattativa sembra sempre più vicina, e non è certo un arrivo secondario, da ipotizzarsi come panchinaro. Per questo al momento è facile pensare che la prima punta possa essere lui, con Douvikas come alternativa.

Partendo dalla difesa, per il ruolo di centrale ci sono quattro stranieri: Ramon, Kempf, Van der Brempt – che Fabregas ha fatto chiaramente intendere di voler provare al centro e non più sulla fascia -, e Jack. Che sembrava destinato a partire ma per il momento è al lavoro a Marbella. Esterni bassi, tutti stranieri: Vojvoda e Smolcic sulla destra, Valle e Moreno sulla sinistra. A centrocampo i due registi sono chiaramente Sergi Roberto e Perrone, mentre al loro fianco a seconda delle esigenze tattiche della partita giostreranno Da Cunha, Caqueret e i due fantasisti Paz e Baturina.

Le scelte

Questo nell’ipotesi che Fabregas schieri la squadra come ha fatto nelle partite amichevoli giocate sinora. Ma in ogni caso centrocampisti e trequartisti sono comunque tutti stranieri, non ci sono italiani in questa zona del campo, dove la riserva è Engelhardt. Come non ce n’è tra gli esterni offensivi ora che il mezzo italiano Strefezza se n’è andato: Diao e Rodriguez da una parte, Kuhn e Addai dall’altra. Sono loro quattro che si giocheranno quei due posti. Per una squadra che potrà davvero essere la più straniera d’Italia.

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