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Sabato 01 Novembre 2025
Una sabato azzurrissimo: Napoli-Como da grandi
La partita La sfida di oggi pomeriggio al Maradona è quanto di meglio possa arrivare in un momento come questo
Como
Como, vedi Napoli e poi... capisci meglio quello che potrai diventare, e in quanto tempo. La sfida di oggi pomeriggio al Maradona è quanto di meglio possa arrivare in un momento come questo per il Como. Perchè la stagione è ancora in una fase in cui tutto può succedere, e anche un’eventuale caduta non farebbe troppi danni, ma la situazione è già arrivata a un punto in cui serve davvero un confronto contro una grande, in uno stadio così importante, per capire il reale valore del Como, dal punto di vista tecnico e di personalità.
Vero, c’è già stata la vittoria contro la Juventus, che vale tantissimo. Ma senza voler sminuire quel successo, la crisi dei bianconeri che non a caso hanno esonerato l’allenatore una settimana dopo mette quella partita un gradino se non due sotto a quella di oggi come valore assoluto di difficoltà. Oggi non ci sono equivoci, si gioca in casa della capolista, che di partite ne ha già perse due ma non in casa sua, dove è l’unica squadra ad aver fatto l’en plein, quattro successi su quattro. L’ultimo dei quali nello scontro diretto con l’Inter prima di andare mercoledì a vincere a Lecce.
Per via della serie di partite ravvicinate di questa settimana non si è tenuta la conferenza stampa pregara di Fabregas. Sarebbe stato interessante sentirlo parlare dell’attesa di questa sfida, anche alla luce del successo già ottenuto dal Como l’anno scorso al Sinigaglia contro la squadra di Antonio Conte, allenatore che Cesc conosce molto bene. Ricordando anche il bel primo tempo che il suo Como riuscì a disputare un anno fa al Maradona, prima di arrendersi alla forza degli avversari. Ma era ancora una squadra ampiamente in costruzione, molto più di quanto possa esserlo adesso.
Cosa attendersi per oggi? Non grandi sorprese, ovvio. Qualsiasi turnazione possa essere fatta in difesa, ormai funziona bene. Lo abbiamo visto nelle ultime due gare. Prevedibile il ritorno da titolare di Kempf, dopo la partenza in panchina di mercoledì. Per il resto tutto può essere, dalla riconferma di Posch dopo il gol sulla destra alla riproposizione di Smolcic, più mastino in certe situazioni mentre sulla sinistra potrebbe essere riconfermato Valle. A centrocampo possibile ritorno di Perrone con Da Cunha, ma dipende anche dalle sue condizioni fisiche. Tante scelte in attacco, dove Douvikas potrebbe essersi riconquistato il posto da titolare, ma l’esperienza di Morata può far comodo in una gara come questa. Probabile ritorno di Rodriguez dall’inizio sulla sinistra, con Kuhn a destra. Ma Fabregas ha anche voglia di dare ancora spazio a Diao.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le possibilità, fortunatamente. E finalmente tornano in trasferta anche i tifosi, tanti, soprattutto vista la lontananza. Ma la voglia di esserci, specie dopo le tre trasferte vietate ma non solo per questo, è veramente tantissima.
Ultimo particolare: il Como va a Napoli da quinta in classifica, con un ruolo che ormai non è minimamente più quello della piccola provinciale che può cogliere l’occasione della vita. Ci arriva piuttosto con l’animo dello studente particolarmente dotato che sta facendo un master, al termine del quale prendere il titolo di grande. E nel percorso ci sono prove come questa, in cui conta il risultato ma conta soprattutto imparare e crescere ancora. Le condizioni per poterlo fare oggi ci sono tutte.
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