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Giovedì 25 Dicembre 2025
Vai Como: trattative libere a gennaio
Calcio Si attendeva il parere della Commissione indipendente che vigila sui conti delle squadre di serie A. Il club rischiava delle limitazioni sulla prossima finestra di mercato, ma è riuscito a restare nei parametri
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Il rischio è stato solo paventato, le indiscrezioni degli ultimi giorni sono state smentite: il Como non avrà alcun problema né alcun limite di operatività sul prossimo mercato di gennaio. Cosa che invece accadrà per due club in serie A, il Napoli e il Pisa.
Il Como era stato indicato tra le squadre particolarmente attenzionate dalla Commissione indipendente per la vigilanza sui bilanci delle società professionistiche di calcio e di basket, ente che ha sostituito la Covisoc nei controlli sulle situazioni finanziarie dei club. I grossi investimenti sostenuti dal club biancoblù negli ultimi tempi, del resto, non sono un mistero. E il requisito richiesto per poter operare liberamente sul mercato, anche in linea con le più stringenti normative Uefa, è quello di avere un rapporto tra il costo del lavoro e i ricavi che non superi l’ottanta per cento. Ovvero, se ricavo cento non posso spendere più di ottanta.
Costo del lavoro allargato
In particolare si parla di costo del lavoro allargato – ovvero tutto ciò che riguarda la parte strettamente sportiva quindi gli esborsi per i giocatori, per lo staff tecnico e tutte le figure strettamente legate alla squadra – e di ricavi intesi principalmente come frutto di cessioni sul mercato e diritti tv, ma anche merchandising e biglietteria. Con i ricavi che devono superare almeno per il venti per cento i costi, va da sé che per una società in crescita come il Como, che tanto investe anche in prospettiva, rispettare questo parametro non sia semplicissimo. E se ciò non fosse accaduto, a gennaio si sarebbe dovuto operare “a saldo zero”, ovvero per ogni entrata sarebbe stata necessaria un’uscita perlomeno equivalente. Il rischio c’è stato, e a quanto si è appreso il problema si è risolto con un aumento di capitale.
La Commissione ha dato inoltre il via libera alla Lazio, che per queste ragioni la scorsa estate non aveva potuto operare sul mercato, mentre ha imposto il saldo zero a Napoli e Pisa, che non hanno rispettato il parametro richiesto. Entrambe possono comunque tornare ad agire liberamente anche a mercato in corso nel momento in cui dimostreranno di aver ripianato il loro disavanzo, ma non sono situazioni semplicissime. E in ogni caso se non sistemeranno la loro situazione entro l’estate rischieranno di avere il mercato completamente bloccato nella sessione estiva.
Attenzione stringente
L’attenzione è e sarà sempre più stringente: per il mercato estivo il parametro da rispettare sarà ancora più basso, il costo del lavoro non potrà superare il settanta per cento dei ricavi. E a questa direttiva dovranno uniformarsi tutti, sia chi è a posto ora, come il Como, sia chi non lo è. Del resto per chi ambisce all’Europa, obiettivo che è certamente nei piani del Como a breve termine, rispettare i parametri necessari è un requisito importante almeno quanto il risultato sportivo, anzi di più, perchè il risultato da solo non può bastare se non si è in regola con i conti.
Per ora, grazie al patrimonio degli Hartono, problemi comunque non ce ne sono. Il Como a gennaio potrà ingaggiare chi vorrà, indipendentemente da quanto costa. Ma facendo necessariamente dei conti sul futuro.
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