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Giovedì 18 Dicembre 2025
Riforma calcio giovanile: chi è promosso passa alla categoria superiore
Novità Meccanismo pensato per ridurre il numero di cambi di maglia – oggi pari a circa il 26% – e per valorizzare il lavoro delle società.
Como
È stata presentata nella sede Comitato Regionale Lombardia Lnd-Figc a Milano, la nuova riforma del Settore Giovanile Scolastico, destinata a modificare in modo significativo l’organizzazione dei campionati giovanili a partire dalla stagione 2026/27.
Il progetto coinvolgerà le categorie dall’Under 14 all’Under 17, con la possibilità – facoltativa – di introdurre anche l’Under 18. A illustrare i contenuti della riforma, di fronte ai dirigenti delle società lombarde presenti in sala e collegati in videoconferenza, è stata la presidente del Crl Valentina Battistini, che ha spiegato i nuovi criteri di promozione, salvezza e retrocessione nei campionati provinciali, regionali ed Élite.
L’obiettivo dichiarato è quello di rilanciare il movimento giovanile regionale attraverso un sistema più meritocratico e strutturato.
«Il rilancio del settore calcistico regionale è una priorità – ha spiegato Battistini –. Questa riforma rappresenta il primo passo di un percorso più ampio che mette al centro il merito sportivo e la crescita tecnica dei giovani, garantendo continuità senza costringerli a cambiare società per proseguire il proprio percorso».
Soddisfatto anche il consigliere regionale comasco Alessandro Danieli: «La riforma serve a premiare il merito sportivo, dare alle società chance di crescita e assicurare stabilità al sistema: conta l’annata e chi vince viene promosso nella categoria superiore con la stessa squadra. Voluta dalla presidente – ha aggiunto Danieli - e condivisa dal consiglio, potrà essere perfezionata, ma è una base per rilanciare il calcio giovanile regionale. Resto a disposizione per il confronto.»
Il principio cardine è semplice: chi vince una categoria, nella stagione successiva giocherà quella superiore con la stessa annata. Un meccanismo pensato per ridurre il numero di cambi di maglia – oggi pari a circa il 26% nel settore giovanile – e per valorizzare il lavoro delle società.
La riforma interviene soprattutto sull’area di passaggio tra Under 14 e Under 15, superando le criticità legate all’assenza di classifiche nell’Under 13. Confermata la struttura delle categorie Élite, ma con un criterio più stringente: per mantenere una categoria sarà necessario ottenere la salvezza con entrambe le annate coinvolte.
Invariati invece i parametri di promozione e retrocessione già comunicati a settembre.
Tra le novità, l’introduzione dell’Under 18, che resterà facoltativa per non penalizzare le società più piccole, rappresentando un’opportunità e non un obbligo. I regolamenti completi di playoff e playout saranno ufficializzati nelle prossime settimane.
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