Ballerini: «Sanremo, eccomi qui. In forma per essere uno dei protagonisti»

Intervista con il corridore canturino alla vigilia della classica monumento

«La condizione fisica c’è. Il mini-ritiro della scorsa settimana in Grecia mi è stato utilissimo per affinare lo stato di forma. Ho sostenuto dei bei carichi di lavoro e ora mi sento pronto per affrontare una “Sanremo” all’altezza della situazione».

Davide Ballerini, canturino di 30 anni, sarà infatti uno dei due uomini di punta (l’altro, Alberto Bettiol) della Xds Astana Team a questa prima classica monumento della stagione che andrà in scena domani. Avrà il dorsale numero 241.

Ma chi sarà più punta dell’altro?

Vediamo come si metteranno le cose in corsa, dopodiché decideremo il da farsi in base alle sensazioni di ciascuno di noi. Certo che comunque avere l’uno quale alternativa all’altro è un bel punto di forza per la nostra squadra.

Nel 2023, il suo miglior piazzamento alla Milano-Sanremo, vale a dire il 12° posto nella sua quinta e sin qui ultima partecipazione.

Un buon risultato, certo, ma non firmerei per ottenere ancora quello stesso piazzamento. Nel senso che ambisco a qualcosina di più. Le condizioni meteo sono annunciate avverse e io con la pioggia e pure con il freddo mi sento a mio agio. Ovvio che con le strade bagnate occorrerà porre ancora maggior attenzione per non finire a terra, ma diciamo che gareggiare sotto l’acqua non mi preoccupa affatto.

Quale potrebbe essere per lei lo sviluppo ideale della corsa?

Che possa arrivare al traguardo un gruppetto. Con me presente, ovviamente… Vero che non avendo disputato né la Tirreno né la Parigi-Nizza non so come sono messo rispetto agli altri in salita, pur tuttavia mi sembra di “andar su” discretamente.

La scelta di disertare la “Tirreno-Adriatico” a che cosa è stata dovuta?

Al semplice fatto che ogni volta che ho partecipato mi sono sempre ammalato… E allora questa volta ho preferito non compromettere la mia salute. Mi è andata anche bene perché mentre il tempo alla Tirreno è stato alquanto inclemente, io in Grecia ho potuto tranquillamente allenarmi senza patemi di alcun genere.

Mercoledì ha preso parte alla Milano-Torino chiudendo a oltre sei minuti dal vincitore, il messicano Del Toro.

Vero, ma non cercavo certo il risultato in quel tipo di corsa che non mi si addice. Ho dato una mano ai compagni nel lungo tratto in pianura, poi quando i nostri capitani si sono mossi, ho “mollato” e ho concluso la corsa come fosse un allenamento. Perché tale doveva essere per me proprio in proiezione della classicissima di sabato (domani, ndr).

Sul colle di Superga è andato forte il suo compagno erbese Lorenzo Fortunato che ha chiuso all’ottavo posto, primo degli italiani al traguardo.

Avevamo due-tre nomi da giocarci alla Milano-Torino e il suo era di sicuro uno di quelli. Lorenzo ha fatto davvero una bella gara e poi anche con la nona piazza di Lopez abbiamo incamerato punti preziosi per la classifica a squadre dell’Uci all’interno del ranking dei team World Tour.

I nomi dei suoi favoriti per questa Milano-Sanremo?

Pedersen e Ganna danno l’idea di stare benissimo. E poi, ovviamente, Pogacar. Soprattutto se la gara viene dura per via del meteo, Tadej avrà ancora maggiori chance. Mi aspetto che la Uae possa fare il forcing sin dal Passo del Turchino e poi incrementare sulla Cipressa dove lo sloveno potrebbe anche involarsi visto che quella salita ha pendenze più arcigne rispetto a quelle che si troveranno poi sul Poggio».

E poi?

Occhio a campioni come Van Aert e Van der Poel. E attenzione andrebbe risposta anche in Milan, l’altra carta che la Lidl si può giocare oltre a quella di Pedersen. Jonathan può stare a ruota e se sopravvive alle salite in uno sprint a ranghi ristretti è in grado di lasciare il segno.

Torniamo a lei, uomo che da sempre predilige e ama le classiche del Nord. Quale sarà il suo programma nelle Fiandre e a quale corsa punterà in particolare?

Il 26 sarò alla Brugge-De Panne, il 30 disputerò la Gand-Wevelgem, il 6 aprile avanti con il Giro delle Fiandre e il 13 ecco la Parigi-Roubaix, quella nella quale vorrei far meglio perché sento da sempre più mia.

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