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Martedì 23 Settembre 2025
Effetto Italvolley. «In due anni a Como iscrizioni a +30%»
Il focus Il successo al Mondiale delle ragazze di Velasco sta portando benefici a tutto il movimento provinciale. Amighetti (Fipav): «Il traino si riflette anche sui maschi»
como
Effetto Italvolley: anche in provincia di Como cresce la passione per la pallavolo, soprattutto tra bambine e ragazze. La nazionale femminile allenata da Julio Velasco sta scrivendo la storia: dopo la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, quest’estate ha portato a casa anche la Volleyball Nations League, ma soprattutto si è laureata Campione del Mondo, al termine di un torneo perfetto che ha portato a 36 la striscia di vittorie consecutive.
«Trazione rosa»
Numeri da capogiro, che di riflesso portano i più piccoli, ma soprattutto le più piccole, a voler seguire le orme di Egonu, Sylla, Orro e delle loro compagne. Succede anche a Como, come testimonia il presidente della Fipav provinciale, Lucio Amighetti.
«Se prendiamo in esame gli ultimi due anni, o quantomeno dall’Olimpiade di Parigi in poi, abbiamo registrato un incremento delle iscrizioni del 30%, tra bimbe e ragazzine – afferma –. La realtà della nostra provincia resta a trazione femminile, ma il traino si è riflettuto anche sui ragazzi, tanto è vero che per il primo anno riusciremo a fare una Prima Divisione a Como con 10 squadre e, su decisione dell’ultimo Consiglio, un campionato Under 15 sul nostro territorio. In generale, siamo già oltre i numeri pre Covid e il trend continua».
Certo, resta il problema dell’impiantistica. Con i numeri in continua crescita e i pochi spazi a disposizione, tante società fanno fatica a trovare palestre per fare allenare i propri pallavolisti. «In tanti Comuni, oltre a esserci una sola palestra, questa è condivisa tra più sport – prosegue Amighetti –. Incastrare tre o quattro squadre è difficile, cinque o sei diventa impossibile. Ci sono alcune Amministrazioni che concedono gli spazi a prezzi di favore, ma altre meno, e i costi elevati impediscono ad alcune società di fare attività. Negli ultimi anni, molti sviluppano due o tre squadre, soprattutto nelle categorie Under 12 e Under 13, che poi riducono a due chiedendo di aprire gli organici. Anche per questo, post Covid, abbiamo strutturato i campionati in più fasi, per dare la possibilità a chi si avvicina alla pallavolo in questo momento di provare liberamente e poi giocare più avanti durante l’anno».
«Fondamentale la tivù»
Nella speranza che gli spazi e le possibilità di far giocare ragazze e ragazzi aumentino, la Fipav continua a cavalcare il momento e a cercare di arrivare sempre a più giovani atleti. «È fondamentale che il nostro sport venga trasmesso in televisione e non si parli solo di calcio – conclude Amighetti –. Oggi, con i social, stiamo riuscendo a coinvolgere anche i più giovani. Il movimento è assolutamente in salute».
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