GabriFibra, un idolo in redazione: un’intervista tra le foto dei momenti più belli, dentro e fuori dal campo

Video intervista Sei stagioni nel Como, tanti gol (54, quarto marcatore della storia), due promozioni, un attaccamento alla maglia non di facciata

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Difficile sprecare la parola “idolo”. Specie nel calcio di oggi, fatto di gente che va e gente che viene. Però nel caso di Alessandro Gabrielloni, non è una parola sprecata. Oggi Gabrigol è l’idolo della gente azzurra. Sei stagioni nel Como, tanti gol (54, quarto marcatore della storia), due promozioni, un attaccamento alla maglia non di facciata lo issano su un piedistallo. Ma non basta. È la storia del momento attuale a celebrarlo definitivamente: il bomber che parte dalla panchina, che risolve le partite là dove (la serie B) qualcuno pensava non avrebbe nemmeno potuto giocare.

E ogni volta quella scena che si ripete come un copione: lui che si alza dalla panchina, si toglie la pettorina, e provoca un brusìo di eccitazione, l’applauso convinto che quasi sfocia in un boato all’ingresso in campo, la scossa trasmessa al pubblico e ai suoi compagni nel modo di entrare in campo, di toccare il pallone. Un’arma in più. Come quando entrava Altafini nella Juve Anni Settanta oppure Muriel adesso nell’Atalanta. Il jolly. Così, per celebrare i suoi 101 gol in carriera, lo abbiamo invitato in redazione, a riguardarsi le più belle foto della sua carriera azzurra. Un modo di fare due chiacchiere sul momento d’oro.

Parte 1

GabriFibra: intervista con Alessandro Gabrielloni. Parte 1. Video di Toppi Martina

Parte 2

GabriFibra: intervista con Alessandro Gabrielloni. Parte 2. Video di Toppi Martina

Parte 3

GabriFibra: intervista con Alessandro Gabrielloni. Parte 3. Video di Toppi Martina

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