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Martedì 14 Ottobre 2025
Il Como: «Australia necessaria. Con noi verranno 50 tifosi»
Lettera «Il sacrificio è essenziale, non per il beneficio individuale, ma per il bene comune, per la crescita e, soprattutto, per la sopravvivenza della lega»
Como
Il Como entra a piedi uniti sul tema della trasferta in Australia in occasione di Milan-Como del weekend del 7-8 febbraio. Lo fa con una lettera ai tifosi in cui spiega il senso dell’operazione, voluta dalla Lega, ma che certo trova d’accordo il club lariano. Per chi non ha seguito la vicenda, riassumiamo. La partita tra Milan e Como di febbraio non potrà essere disputata a San Siro perché lo stadio sarà occupato dalle Olimpiadi invernali. La Lega ha preso la palla al balzo e si è “inventata” la trasferta in Australia, operazione che mira a esportare l’immagine del calcio italiano, con l’obiettivo di incrementare il valore dei diritti tv all’aetsro. Siccome la cosa, comprensibilmente, ha scatenato pareri opposti, con i contrari che sembano essere in maggioranza, fiutata l’aria che tira, per non avere ripercussioni negative su piazza, la società ieri ha rotto gli indugi con una lunga lettera in cui non si parla solo della trasferta in Australia ma anche si fanno entrare i tifosi nelle dinamiche e nelle strategie che questa scelta ha partorito.
«Cara famiglia del Como, cari amici e compagni tifosi della Serie A attacca la lettera, in tono amicale -, se la FIFA darà il via libera, il Como 1907 andrà a Perth, in Australia, a febbraio per affrontare il Milan, partecipando a una missione comune per riportare la Serie A al centro del calcio mondiale e garantire un futuro più solido a tutti i club che la rappresentano.
Siamo consapevoli che questo viaggio potrebbe richiedere sacrifici in termini di comodità, comfort e routine. Tuttavia, a volte il sacrificio è essenziale, non per il beneficio individuale, ma per il bene comune, per la crescita e, soprattutto, per la sopravvivenza della lega stessa».
Spiegata la filosofia, la società ha aperto una finestra sull’economia del calcio: «Abbiamo tutti visto cosa succede quando una lega non riesce a evolversi. In Francia, il crollo dell’accordo di trasmissione nazionale ha lasciato i club nel caos, i giocatori senza stipendio e i tifosi demoralizzati. Il calcio francese sta ancora lottando per riprendersi da quella battuta d’arresto.
Nel frattempo, la Premier League continua a dominare la scena mondiale. I suoi ultimi accordi di trasmissione hanno un valore di oltre 12 miliardi di sterline per il prossimo ciclo dal 2025 al 2029, di cui 6,7 miliardi di sterline provenienti dai diritti nazionali del Regno Unito e circa 6,5 miliardi di sterline da accordi internazionali. Per la prima volta, i suoi introiti all’estero superano quelli dei diritti nazionali.
In confronto, l’accordo televisivo nazionale della Serie A ha un valore di circa 900 milioni di euro all’anno, e i suoi diritti internazionali generano meno del dieci per cento di quanto guadagna la Premier League all’estero. Questo squilibrio conferisce ai club inglesi un enorme vantaggio finanziario, consentendo loro di mantenere le loro stelle, attrarre i migliori talenti ed espandere la loro influenza globale».
Sugli obiettivi, il Como prende in mano la bandiera del calcio italiano: «Dobbiamo chiederci onestamente come possiamo trattenere i nostri migliori giocatori, costruire squadre competitive e attrarre l’élite mondiale in Serie A se non ci adattiamo. Non è una questione di avidità. La maggior parte dei club in Italia non è redditizia. Si tratta di garantire la sopravvivenza e costruire un futuro in cui la Serie A rimanga competitiva, rispettata e ammirata a livello globale.
Il nostro obiettivo è chiaro. Vogliamo riportare la Serie A alla gloria di cui godeva negli anni ’90, quando il calcio italiano era il campionato più seguito, più rispettato e più amato al mondo. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo evolverci, unirci e fare in modo che la Serie A torni ad essere sulla bocca di tutti».
Infine il coinvolgimento: la società porterà 50 tifosi in Australia, come ospiti: «Proprio come abbiamo rappresentato con orgoglio il calcio italiano al The Soccer Tournament (TST) negli Stati Uniti, ora portiamo la stessa missione a Perth. Non si tratta solo di una partita. È una dichiarazione d’intenti, un movimento per ricollegare il mondo alla bellezza, alla cultura e alla passione del calcio italiano.
Invitiamo 50 tifosi a unirsi a noi in questo viaggio in Australia per stare al nostro fianco come ambasciatori del Como 1907 e della Serie A. Insieme mostreremo al mondo ciò che il calcio italiano rappresenta veramente: tradizione, cuore e speranza per il futuro.
Restiamo Insieme. Cresciamo Insieme. Sopravviviamo Insieme».
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