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Mercoledì 22 Ottobre 2025
Rato, che sorpresa: nel 2026 farà il Mondiale Superbike
La firma Lo farà con una Yamaha del Motoxracing, squadra romana da qualche anno impegnata nella serie iridata
Como
Arriva una clamorosa notizia per il motociclismo comasco. Mattia Rato, pilota di Bregnano (21 anni) correrà il Mondiale Superbike. Lo farà con una Yamaha del Motoxracing, squadra romana da qualche anno impegnata nella serie iridata. Quest’anno ha schierato lo spagnolo Rabat e il turco Sofuoglu, restando sempre nelle retrovie del gruppo. Ma non è questo il punto. Il punto è che la squadra ha dato al pilota comasco una chance eccezionale, nata in virtù delle sue prestazioni di questa stagione in velocità e supermotard. Rato è arrivato terzo nel campionato italiano della Superport 600, vincendo le ultime tre gare del campionato. Nel frattempo, per divertimento, si è cimentato anche nel motard (gare a metà su asfalto e terra), vincendo il titolo italiano e conquistando anche un successo tra i rookie della prova mondiale. Le sue prestazioni in due ambiti diversi hanno colpito l’ambiente.
Ma il fatto è che Rato aveva paura di non riuscire a coronare il suo sogno mondiale, che era orientato alla Supersport (dove aveva già debuttato), cioè alla categoria dove aveva corso quest’anno, con le 600. Ma c’è era il problema del budget, chiedevano tanti soldi, e la strada era in salitissima. Tanto che quasi quasi si stava fadendo strada nel clan di Mattia l’idea che avrebbe potuto ripetere il campionato italiano con l’ambizione di vincerlo (quest’anno è arrivato a soli 9 punti di distacco dal vincitore). Il Team Meseroli, con cui aveva corso quest’anno, gli avrebbe fatto ponti d’oro per averlo ancora con lui.
Poi, il colpo di scena. Uno dei tecnici del team Motoxracing ha lavorato con Mattia quest’anno e ha fatto una relazione alla squadra. Di qui, di punto in bianco, l’offerta della Motoxracing. Parliamoci chiaro: non sarà una passeggiata. La squadra romana fa i miracoli per essere nella griglia di partenza del mondiale, e sta nel secondo gruppo del lotto. In più per Mattia ci sarà da imparare su una moto che non ha mai guidato, accanto ai migliori piloti del mondo di questa specialità, da Bautista e Bulega, da Iannone a Petrucci. Ma lui non si è spaventato.
Sa che ci sono piloti che non sono mai riusciti a mettere piede a quel livello anche se l’avrebbero meritato e ha deciso di buttarsi. Lui che ha iniziato la carriera giovanissimo, ha fatto cinque anni in Spagna sostenuto dalla famiglia e dal padre appassionatissimo. Che oggi volerà a Jerez per il primo test, con le lacrime agli occhi: «Voglio vedere che faccia farà quando scenderà dalla moto
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