È la Centro... miglia: due incidenti e stop

Gara Due bandiere rosse, alle 16 scadeva il permesso di sospensione della navigazione pubblica, quindi non c’ra più tempo per concludere la gara

Como

Una Centomiglia davvero da record. Ma in negativo, visto l’annullamento dopo quattro dei quindici giri in programma e, quindi, il mancato raggiungimento della percentuale di svolgimento (75 per cento) per riconoscerne la validità. Ma sia sabato, sia ieri, è successo di tutto e di più.

Partiamo dal clou dell’evento: la Centomiglia. Già dopo il giro di ricognizione e il primo giro, bandiera rossa per il ribaltamento dello scafo 26 del maltese Owen Cassar con un bagno fuoriprogramma non certo piacevole per la temperatura del lago. Dopo il riallineamento la ripartenza dopo mezz’ora e tra il secondo e il quarto giro altra bandiera rossa. Questa volta a ribaltarsi è il # 22 di Alberto Colautti. Intanto le lancette dell’orologio girano e alle 16 scade il permesso di sospensione della navigazione pubblica, quindi non c’è più tempo per concludere la gara e si ferma tutto, con il rientro delle barche agli alaggi.

Questa la comunicazione ufficiale emessa in serata dalla Federazione Italiana Motonautica: «La Centomiglia del Lario è da sempre una sfida ambiziosa, capace di portare in gara imbarcazioni di categorie diverse e di trasformare il lago in un’arena spettacolare. Quest’anno, però, due bandiere rosse hanno imposto lo stop: in base al regolamento la competizione è stata annullata».

Per la cronaca, in testa era scattato il potente monocarena del maltese Aaron Ciantar, tallonato dall’XCat di Serafino Barlesi, che però stava recuperando posizioni e ne sarebbe venuta fuori, quindi una sfida spettacolare se la gara fosse arrivata fino alla conclusione e così il pilota romano di “20 Blu Banca” deve rimandare il suo tentativo di portare a 12 le sue vittorie e stabilire il nuovo record della Centomiglia. Ma facciamo un passo indietro. Ieri mattina Giovanni Micheli, pilota storico dello Yacht Club Como si è trovato una brutta sorpresa, con la classifica ribaltata della 3.1 Touring Cup della gara di sabato, in cui era arrivato primo raggiungendo i punti necessari per vincere il campionato italiano. «Marco Boldrin che era in testa alla classifica prima di Como – spiega Micheli – ieri (sabato, n.d.a.) è arrivato settimo e ciò ha consentito che io, vincendo lo superassi in classifica, ma me lo sono ritrovato terzo, quindi il titolo andrebbe a lui. Ho chiesto spiegazioni ai commissari e mi è stato risposto che ci sono stati disguidi nella rilevazione dei passaggi, ma non ne sono convinto. E poi non si può sospendere due volte la gara per il ribaltamento di barche, tanto più che i piloti sono stati subito soccorsi e tratti in salvo. Bastava la bandiera gialla».

Naturalmente tutto quanto è successo non è imputabile all’organizzazione portata avanti dallo Yacht Club Como, che non ha voluto rinunciare a questo evento, cercando di portarlo a compimento, dopo l’impossibilità di svolgerlo il mese scorso per il lago reso impraticabile dai detriti e poi per i lavori in acqua di Acinque.

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