Rane Rosa, Catania senza pietà. Trenta reti sono un po’ troppe

Pallanuoto A1 Lo spettacolo delle campionesse d’Italia, squadra perfetta. Marletta (dieci gol) trascina L’Equipe, per la Como Nuoto non c’è scampo

como nuoto recoaro: Giacon, Romanò M. (1), Fisco, Tedesco, Borg (3), Giraldo, Cattaneo, Micheli, Romanò B. (2, 1 su rigore), Cassano, Mercatali, Martella, Volpato, Marchese. All.: Pisano.

L’EKIPE ORIZZONTE CATANIA: Celona, Halligan Bronte (2, 1 su rigore), Tabani (5, 1 su rigore), Viacava (1), Gant, Marletta (10), Gagliardi (3, 1 su rigore), Borisova (1), Longo (3, 1 su rigore), Leone (5, 1 su rigore). All.: Miceli.

arbitri: Cavallini e Ferrari.

note - parziali: 1-7, 2-6, 3-6, 0-11. Superiorità numeriche: Como Nuoto Recoaro 1 su 3, L’Ekipe Orizzonte 7 su 9. Uscita per falli Micheli (CN) nel quarto tempo. L’Ekipe a referto con dieci giocatrici. Spettatori: 50 circa.

Vedere giocare le campionesse d’Italia è una vera soddisfazione per gli amanti della pallanuoto, ritroviamo in questa formazione che da anni è ai vertici nazionali tutte le doti necessarie per essere una formazione di successo.

Grande tecnica

Tecnica individuale e di squadra, difese efficacissime con alternanza tra un pressing spettacolare ed una zona chiusa sul boa capace spesso non di raddoppiare, ma di triplicare la marcatura sul centrale.

Poi, recuperata palla in difesa, la controfuga che porta sempre al tiro la giocatrice meglio piazzata, in questo caso possiamo identificarla con Claudia Roberta Marletta, vera cecchina della squadra, ieri marcatrice mostruosa con dieci reti senza tirare nemmeno uno dei cinque rigori assegnati in favore delle ospiti.

Vogliamo però parlare delle Rane Rosa e di quanto hanno fatto e provato a fare per restare in partita. Per la quarta volta consecutiva alla rete d’apertura delle avversarie la reazione giunge immediata (1-1, segna Borg), bisognerà aspettare la terza frazione perché la palla si insacchi alle spalle della portiera sicula Celona (2-9, Bianca Romanò su rigore).

Che giocate

Intanto si è visto un assist al bacio di Gagliardi che con un passaggio no-look serve, tanto per cambiare, la smarcata Marletta, tante rotazioni da parte di Pisano che vuol far fare esperienza a tutte le effettive, e una rete di Borg che con la consueta tattica dell’indiano (lo ribadiamo: torno poco e se torno, torno piano) si ritrova con, è il caso di dire, una prateria davanti a sé e va ad insaccare in perfetta solitudine (3-10).

La Como Nuoto Recoaro non rinuncia a provare qualche schema in attacco, il taglio dal laterale potrebbe esser meglio sfruttato ma L’Ekipe sa cosa fare e impedisce l’arrivo di palloni facili sottoporta. Giacon lascia gli ultimi otto minuti alla collega Volpato, Catania non ha pietà nemmeno della seconda portiera.

Finisce con un punteggio severo, che però lascia intravedere soprattutto in attacco qualche idea in divenire, mentre in difesa lo scoramento ha fatto sì che le maglie si allargassero troppo presto oltre l’accettabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA