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Lunedì 15 Dicembre 2025
Rane Rosa, vittoria e dedica a Tete Pozzi: «Con te tutto speciale»
Partita Battuta Parma in A2 di pallanuoto femminile nel giorno del ricordo dell’ex allenatore scomparso
Como
«Grazie per aver reso tutto speciale»: dietro la porta difesa da Serafini campeggia questo striscione, preparato delle ragazze di Tete Pozzi in mattinata, di fronte alla camera ardente allestita presso la darsena di Viale Geno. Proprio davanti a questo striscione, a fine partita, le Rane Rosa vittoriose su Parma (19-15), posano per una foto ricordo dal sapore tutto particolare: dopo il saluto sociale dedicato al loro storico coach, appena scomparso, ne compare un secondo: io sto con Tete Pozzi. Un attaccamento al loro condottiero che non implica nessun significato legato al coach attuale, apprezzatissimo e valido.
Zimonjic nel primo tempo si stropiccia gli occhi, non può credere a ciò che sta avvenendo: dopo il minuto di silenzio, molto sentito e salutato con un lungo applauso, le ragazze di Como sembrano spinte da una forza inedita. La Como Nuoto Recoaro ha la determinazione per spingere senza pause dal primo all’ottavo minuto: Brusco, Iannarelli e Giraldo danno un vantaggio sostanzioso, Ravenna accorcia dall’angolo (3-1), poi è ancora Como Nuoto Recoaro. Bianca Romanò ed Alice Giraldo raddoppiano i gol all’attivo delle Rane Rosa (6-1), Marchese ha un guizzo dalla posizione centrale, si gira e fulmina Catellani (7-1).
Zimonjic ha convocato entrambe le giocatrici “americane” rientrate in Italia nei giorni scorsi. Bene ha fatto, perché quando la panchina è diventata corta a seguito delle numerose espulsioni, anche il loro apporto è risultato determinante. Nel secondo tempo dopo un iniziale equilibrio, le ospiti cercano di rientrare: si danna l’anima il tecnico Kutuzova che non sa più cosa inventare per cercare di invertire l’inerzia del match. Un minibreak a cavallo del giro di boa porta Parma a meno tre (10-7) la rete chirurgica di Dottori fa accendere la spia di allarme in casa comasca. Le Rane Rosa sentono quando è il momento di stringere i denti: e il momento è adesso. Giraldo ruba palla a centrocampo e vola indisturbata verso la porta avversaria (12-8), Fisco d’astuzia e Marchese in superiorità riportano il vantaggio a più sei (14-8). Partita finita? Nient’affatto.
Le espulsioni definitive cominciano a pesare sull’organico comasco, sono già tre le giocatrici che hanno abbandonato il campo. E ringraziamo il direttore sportivo Romanò che per farci rivivere i bei tempi quando Tete Pozzi scuoteva la testa dopo l’ennesima cacciata del focoso dirigente, riesce a farsi allontanare anche stavolta.
Ormai il match è diventato una questione di resistenza fisica, Zimonjic ordina di sfruttare tutti gli spazi del campo e di non forzare, l’elastico del punteggio si allunga e si accorcia ma mai in modo preoccupante.
L’ultima rete del match è dell’americana di Como Anita Radaelli, la sua palomba dalla parte sbagliata è intelligente e ben fatta (19-15). Qualche svista difensiva può esser evitata soprattutto in inferiorità numerica, però al di là del risultato le Rane Rosa volevano la vittoria, per Tete e per sé stesse, quindi possiamo dire: brave, missione compiuta
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