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Giovedì 24 Aprile 2025
Fantin, la rivelazione azzurra. «Ora gli Usa: Italia aspettami»
Hockey su ghiaccio A 18 anni è titolare della Nazionale nel Mondiale: «Vado a studiare e giocare in America. Ma sogno le Olimpiadi in casa»
como
Matilde Fantin è stata protagonista nella vittoriosa cavalcata che ha portato la Nazionale senior femminile di hockey su ghiaccio a conquistare la promozione nel campionato mondiale di Prima Divisione (con il passaggio dal Gruppo B all’A). La giocatrice comasca (18 anni) al di là dei dati entrati nel tabellino (4 reti e 3 assist) ha convinto soprattutto per il suo modo di stare in campo e di proporsi. Quasi fosse una veterana.
«Avevo già vestito la maglia della prima squadra, ma in questo mondiale ho potuto giocare con continuità – confessa -. E’ stata una bellissima esperienza, anche perché finalmente siamo riuscite a conquistare la promozione». Fantin ha un rapporto difficile con il salto di categoria, visto che con l’Under 18, della quale è stata anche capitano, ha dovuto accontentarsi, per tre anni consecutivi, della piazza d’onore, senza la promozione. «Diciamo che mi sono ripresa con gli interessi - dice -.Questa vittoria con la nazionale senior è stata meritatissima, con cinque successi, senza subire nemmeno una rete».
A chi potrebbe pensare ad un girone semplice, la giocatrice, cresciuta nel settore giovanile dell’Hockey Como, fa presente che «tutte le avversarie erano allo stesso livello dell’Italia nel ranking mondiale e la Lettonia è stata una squadra durissima. Siamo state brave noi a mettere in pratica le indicazioni della coach Stephanie Poirier».
Il prossimo importante impegno è l’Olimpiade di Milano-Cortina. «È ovvio che ci tenga moltissimo ad essere sul ghiaccio -spiega Fantin -. Per questo ho parlato con lo staff tecnico della Nazionale, per coordinarmi per i raduni e gli allenamenti, visto che dal prossimo autunno sarò negli Stati Uniti, per studiare e per giocare a hockey. E siamo riusciti trovare una soluzione, che va bene per tutti».
La comasca è stata scelta per una borsa di studio dalla Pennsylvania State University. «E’ un progetto che durerà quattro anni -spiega -. Partirò subito dopo la maturità per seguire dei corsi propedeutici. Poi ritornerò per l’inizio dell’anno universitario».
L’attaccante è stata definitivamente consacrata con la partecipazione “attiva” al Mondiale, con la presenza in una delle linee titolari. I prossimi passi saranno quelli di diventare un punto fermo della Nazionale e, chissà di prendere la responsabilità di capitano. Di tempo ne ha a disposizione, per la giovane età, ma statene certi l’incoronazione arriverà molto presto.
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