
(ANSA) - NAPOLI, 26 MAG - In un'epoca segnata da trasformazioni energetiche radicali e dalla necessità di conciliare sostenibilità ambientale, sicurezza dell'approvvigionamento e competitività economica, i sistemi di accumulo a batteria, conosciuti con l'acronimo BESS (Battery Energy Storage System), si impongono come infrastrutture imprescindibili del nuovo paradigma elettrico. Progettati per immagazzinare l'energia prodotta, in particolare quella da fonti rinnovabili non programmabili come il solare e l'eolico, e restituirla alla rete in funzione della domanda, rappresentano oggi il cuore pulsante della flessibilità energetica, nonché una delle risposte più concrete all'intermittenza delle fonti rinnovabili.
"I BESS non sono un lusso tecnologico, ma una necessità sistemica: senza accumulo, la transizione energetica rischia di rimanere una promessa incompiuta", afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, da sempre attiva nello sviluppo di soluzioni avanzate per l'energy storage. "Grazie alla loro rapidità d'azione e alla capacità di fornire servizi ancillari, le batterie stanno diventando l'elemento più strategico per garantire stabilità, sicurezza e sostenibilità alla rete elettrica italiana ed europea".
Europa, leadership in costruzione. Italia in prima linea per attrattività e capacità Il panorama europeo si mostra particolarmente dinamico e attivo.
Con oltre 22 GWh di nuove batterie installate nel solo 2024 e una capacità operativa complessiva che ha superato i 61 GWh, il continente ha intrapreso un percorso di crescita vertiginoso, supportato da previsioni che stimano un incremento annuo del 36% e un mercato destinato a raggiungere i 54,69 miliardi di dollari entro il 2030. Se Germania e Regno Unito restano al vertice per capacità installata storica, è l'Italia a sorprendere per la rapidità di sviluppo e per l'appeal che sta esercitando sugli investitori.
Con una capacità BESS che a inizio 2025 ha toccato i 12,9 GWh e con obiettivi ambiziosi fissati da Terna, 50 GWh su scala industriale entro il 2030, l'Italia si configura come il secondo mercato europeo per capacità installata e il primo per attrattività. Questo grazie a un quadro regolatorio evoluto e a meccanismi di supporto come il MACSE (Mercato a Termine degli Stoccaggi Elettrici) e il Capacity Market, che garantiscono un ritorno stabile e prevedibile agli investimenti.
"L'Italia si è dotata di strumenti normativi che finalmente riconoscono il valore sistemico dei BESS", sottolinea Palma.
"Abbiamo costruito un ambiente che stimola l'innovazione, attrae capitali e riduce il rischio di investimento. È un'occasione che non possiamo permetterci di sprecare".
Tuttavia, nonostante il fermento, il settore dello storage non è esente da criticità che impongono una visione industriale di lungo periodo e una governance energetica coesa tra istituzioni, operatori e ricerca. "Affinché i BESS possano dispiegare tutto il loro potenziale, serve un ecosistema virtuoso in cui si investa in tecnologia, si semplifichino le autorizzazioni e si promuova la sostenibilità lungo tutta la catena del valore, dall'estrazione delle materie prime fino al fine vita della batteria".
Proprio per dare voce a queste istanze e contribuire al dibattito europeo sulle prospettive dell'energy storage, Mario Palma interverrà come speaker in due eventi di rilievo internazionale. Il 29 maggio sarà protagonista del panel "Il ruolo dei BESS nella transizione energetica", in occasione del Green Med Expo & Symposium a Napoli, mentre il 12 giugno volerà a Madrid per partecipare, in rappresentanza di Star Energia, all'Inspiratia Financing European Renewables Summit, all'interno del panel "Around Southern Europe in BESS", dove verranno presentati casi studio, strategie di investimento e scenari di crescita del settore nel bacino mediterraneo.
Due momenti di confronto fondamentali, in cui l'Italia sarà al centro del nuovo corso dell'energia europea. (ANSA).
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