
(ANSA) - PERUGIA, 08 SET - In tema di randagismo e benessere animale, la Regione Umbria ha approvato un piano straordinario dedicato alla formazione, alla ristrutturazione dei ricoveri, alle campagne di sterilizzazione e sta lavorando alla revisione della normativa regionale in materia di randagismo, che sarà inserita nel nuovo piano sociosanitario. "Confermando così il nostro impegno a lungo termine" ha affermato la presidente della Regione Stefania Proietti.
"La lotta al randagismo non è solo una questione di benessere animale ma un pilastro della visione 'One Health' - ha sottolineato la governatrice -, che riconosce l'interconnessione tra salute umana, animale e ambientale e che è un elemento strategico del nuovo Piano sociosanitario regionale. Ogni cane che trova una famiglia, ogni intervento preventivo che realizziamo, contribuisce alla sicurezza e alla qualità di vita di tutta la comunità umbra".
Tra le iniziative di punta il progetto "RandAgiamo", sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università degli Studi di Perugia, che migliora il profilo comportamentale dei cani attraverso percorsi di addestramento e socializzazione, massimizzando le opportunità di adozione.
La Regione, ha inoltre implementato Findog, il portale web che permette ai cittadini di visualizzare i cani disponibili nei canili umbri e di candidarsi direttamente per l'adozione.
Recentemente aggiornato e integrato con l'anagrafe canina nazionale, rappresenta un ponte digitale tra gli animali e le famiglie che possono offrire loro una casa.
L'Umbria, inoltre - ha evidenziato la Regione -, si distingue per una rete sanitaria veterinaria d'eccellenza, costruita attraverso accordi strategici con l'Università di Perugia e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. "Il nostro ospedale veterinario universitario - ha aggiunto -gestisce le complessità mediche dei randagi, garantendo cure di alto livello. Siamo inoltre una delle poche regioni in Italia a disporre di un registro dei tumori canini, strumento cruciale per la ricerca scientifica e la prevenzione".
"L'Umbria - ha concluso la Regione - sta dimostrando che è possibile coniugare efficacia gestionale, innovazione tecnologica e sensibilità verso il benessere animale. Il modello basato sulla collaborazione tra istituzioni, università e territorio, può rappresentare un punto di riferimento per altre realtà regionali". (ANSA).
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