
(ANSA) - PORTO CERVO, 22 MAG - La baia di Cala di Volpe, in Costa Smeralda, ospiterà il progetto Blue Forest, la più estesa iniziativa di riforestazione marina nel Mar Mediterraneo, orientata alla tutela e al ripristino di posidonia oceanica, pianta endemica dei nostri mari e fondamentale per la salute dell'ecosistema marino.
Il progetto è stato presentato oggi a Milano da One Ocean Foundation, realtà non profit operante a livello internazionale per la tutela dell'ambiente marino, presieduta dal commodoro Riccardo Bonadeo. Un'iniziativa che nasce dalla collaborazione scientifica tra la Fondazione nata in Costa Smeralda e l'Università di Sassari, con il supporto tecnico della International School for Scientific Diving e con il sostegno di partner come Pirelli, che ha reso possibile l'avvio del progetto, e Smeralda Holding, insieme a una rete di aziende e istituzioni impegnate nella salvaguardia del mare.
L'intervento in questione interessa 80 ettari di mare all'interno del campo boe di Cala di Volpe, dove si trova una prateria di posidonia oceanica danneggiata prima che fossero regolamentati accessi e ancoraggi. Il primo passo fondamentale verso la sua tutela fu compiuto già vent'anni fa da Smeralda Holding, con la creazione del campo boe per regolamentare gli accessi e tutelare l'ecosistema marino, limitando la pressione antropica sulla prateria. Il sistema, tuttora vigente, vieta l'ancoraggio libero e consente l'accesso controllato, condizioni essenziali per l'intervento di restauro ecologico.
"Cala di Volpe e l'intero litorale del Comune di Arzachena sono aree di grande valore ambientale - spiega il sindaco Roberto Ragnedda - un ecosistema delicato da proteggere in spiaggia così come nei fondali. Questo progetto coniuga l'impegno di scienziati, aziende private, fondazioni in una sinergia virtuosa".
Guidato da Giulia Ceccherelli del Dipartimento di Scienze Chimiche Fisiche Matematiche e Naturali dell'Università di Sassari e coordinato sul piano tecnico da Stefano Acunto (Issd), il progetto si distingue per un approccio scientifico e sperimentale volto a individuare soluzioni replicabili per la riforestazione marina su larga scala. La prima fase ha previsto la mappatura pre-intervento di circa 80 ettari di fondale, con l'obiettivo di individuare le aree idonee alla riforestazione.
Le attività, coordinate dallo spin-off universitario Geomars sotto la guida di Vincenzo Pascucci, hanno impiegato strumenti avanzati come Side Scan Sonar e Rov, accompagnati da immersioni Ara per ottenere una carta biocenotica ad alta risoluzione dello stato della prateria di Posidonia oceanica presente nella baia.
Ad oggi sono state concluse le prime operazioni di trapianto su una superficie di circa 500 mq, mediante l'installazione sul fondale di biostuoie in fibra di cocco e rete metallica, che ospitano circa 20 talee per metro quadrato. A conclusione della riforestazione, è prevista una fase triennale di monitoraggio scientifico.
Il progetto di riforestazione marina di One Ocean Foundation è stato lanciato nel 2023 e conta oggi quattro siti attivi in Liguria, uno in Puglia e uno in Sardegna. (ANSA).
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