
(ANSA) - TORINO, 03 LUG - "I cambiamenti climatici sono una realtà che va affrontata uscendo dalle logiche emergenziali, interpretando le politiche di adattamento come indispensabili per il Paese ed il suo sviluppo. Nel nostro Paese coesistono 6 regioni climatiche, diversi ambienti da difendere, biodiversità da tutelare, ma anche comunità e attività produttive esposte al clima che cambia continuamente e, quindi, agli eventi estremi".
Così il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto si è espresso nel videomessaggio inviato al convegno "Cambiamenti climatici. Prevenire e mitigare il rischio", promosso stamani da Axa, a Torino, ricordando che "il governo ha aggiornato il piano di adattamento ai cambiamenti climatici composto da 361 azioni di 'governance', di rilancio impiantistico ed infrastrutturale", oltre, ha proseguito, a "soluzioni basate sulla natura".
Per il ministro si tratta di misure "che servono potenzialmente non solo a prevenire e a intervenire su vecchie e nuove fragilità, ma anche a cogliere ulteriori opportunità di sviluppo legate alla transizione ecologica. Siamo intensamente impegnati nella messa in sicurezza del territorio - ha affermato ancora - e nei cantieri da aprire e concludere nei comuni a rischio.
Contiamo sulle tecnologie e sulla migliore capacità di previsione" dei pericoli derivanti dai mutamenti del clima. In questo, per Pichetto, "s'inquadra la grande attenzione del mondo assicurativo nel predisporre strumenti che possono mettere al riparo cittadini e imprese da quelli che sono i pericoli crescenti e inediti. Ciò va accompagnato da una forte azione di sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori economici sui rischi legati al clima", compito che "vede molto attivi i player assicurativi, mentre allo Stato compete il compito primario di sostenere persone, imprese e territori colpiti da eventi climatici e catastrofali innescati dal surriscaldamento globale".
A giudizio del titolare del dicastero dell'Ambiente, dunque, "è evidente la portata di questa sfida che riguarda tutti noi, seppure da diversi punti di osservazione e responsabilità".
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