
(ANSA) - ROMA, 20 AGO - Contro la piaga delle reti fantasma molto diffusa nel Mediterraneo, "una delle forme più letali di rifiuti marini e perderle in mare non è raro", c'è una tecnologia innovativa che consente di recuperarle.
Lo afferma il Wwf spiegando che si tratta del progetto 'Nettag+', finanziato dall'Unione Europea e che unisce pescatori, scienziati, imprenditori e autorità locali.
Ricordando che si stima che al livello globale il 90% delle specie catturate ha valore commerciale, il Wwf spiega che il progetto Nettag+ si basa su tecnologie all'avanguardia.
"Speciali tag acustici vengono applicati alle reti e rilevati con Gps: una volta identificate le reti perdute - si legge nella nota - si passa alle operazioni di recupero guidate dai pescatori. In questo modo si chiude il cerchio sui rifiuti marini e i pescatori stessi assumono un'importante ruolo di tutori del mare".
Il sistema, scrive il Wwf Italia in una nota, si sta sviluppando dalla Sicilia alla Croazia, dalla Spagna al Portogallo, da Malta al Regno Unito per arrivare a soluzioni pilota che possono essere applicate in futuro su più ampia scala. (ANSA).
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