Acrobazie notturne rendono i pettirossi preda dei pipistrelli

Acrobazie notturne permettono a uno dei più grandi pipistrelli europei, la nottola gigante , di catturare e mangiare piccoli uccelli come i pettirossi mentre sono in volo , senza poggiarsi. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Science e guidato da Università danese di Aarhus e Stazione Biologica di Doñana del Consiglio superiore delle ricerche scientifiche spagnolo, risolvendo un mistero di quasi 25 anni . Facendo luce sul comportamento di questo pipistrello, la scoperta è utile per progettare strategie di conservazione efficaci.

I ricercatori guidati da Laura Stidsholt dell'Ateneo danese ed Elena Tena dell'istituto spagnolo hanno registrato i movimenti di due esemplari di nottola gigante grazie a minuscoli dispositivi attaccati agli animali, che hanno permesso di raccogliere i dati relativi ad accelerazione, altitudine e suoni emessi durante la ciaccia notturna.

I dati indicano che i pipistrelli possono volare molto in alto , a oltre un chilometro dal suolo, per attaccare gli uccelli ignari: questi ultimi, infatti, non riescono a percepire i richiami di ecolocalizzazione dei pipistrelli e si rendono dunque conto del pericolo solo all'ultimo momento. Una volta individuata la preda, una delle nottole monitorate si è lanciata in picchiata emettendo una breve raffica di richiami e triplicando la sua accelerazione, fino a catturare il pettirosso vicino al suolo, dopo quasi tre minuti di inseguimento.

Le registrazioni dei microfoni hanno anche catturato 21 richiami di soccorso lanciati dal piccolo uccello, seguiti da 23 minuti nei quali si sente il pipistrello masticare la sua preda mentre continua a volare a bassa quota: dopo averlo ucciso con un morso gli ha staccato le ali, probabilmente per ridurre il peso e la resistenza aerodinamica, prima di completare il pasto.

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