La cometa 3I/Atlas ha salutato il Sole , ma dalla Terra è stato impossibile osservare il suo passaggio ravvicinato alla nostra Stella avvenuto alla distanza di circa 200 milioni di chilometri, A fine settembre, infatti, la traiettoria della cometa l'ha portata dietro il Sole . Un peccato per astronomi e appassionati, perché il momento di massimo avvicinamento è anche quello di maggiore attività e luminosità di una cometa: il calore fa sublimare il ghiaccio presente in superficie, formando una nube attorno al nucleo, e spesso spunta una seconda coda composta da particelle cariche strappate via dal vento solare.
Non tutto è perduto però: lo spettacolo potrebbe venire ripreso da diverse missioni spaziali che si trovano in una posizione più favorevole . Ad esempio, le sonde che si trovano nell' orbita di Marte , le quali hanno già avuto un posto in prima fila durante il passaggio ravvicinato di 3I/Atlas col Pianeta Rosso, avvenuto il 3 ottobre a soli 28 milioni di chilometri. Può accorrere in aiuto anche la missione Juice dell'Agenzia Spaziale Europea, che ha recentemente effettuato un sorvolo di Venere nel corso del suo lungo viaggio verso Giove e le sue lune. L'unica pecca è che, dal momento che la sonda sta usando la sua antenna principale come scudo solare, non sarà in grado di trasmettere i dati delle sue osservazioni fino a febbraio del prossimo anno.
La cometa tornerà visibile dalla Terra soltanto tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre : a quel punto potrebbe ancora essere abbastanza attiva ma, data la sua distanza, apparirà piuttosto debole. Astrofotografi e telescopi saranno comunque in grado di catturarla, aiutando così a ottenere qualche informazione in più su questo intruso del Sistema Solare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA