Pronto il bioreattore che riproduce i tumori in laboratorio

Permette di r iprodurre in laboratorio , in modo molto realistico, non solo i tumori , ma il loro sistema vascolare e il modo con cui interagiscono con le cellule immunitarie : è il bioreattore messo a punto grazie allo studio internazionale pubblicato sulla rivista Biomaterials e guidato dall’Italia, con l’Università Sapienza di Roma. Vi hanno partecipato Istituto di Tecnologie Biomediche e Istituto di Struttura della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, le due Fondazioni di Milano Ca' Granda Ospedale Maggiore e Istituto Nazionale di Genetica Molecolare ‘Romeo ed Enrica Invernizzi’, e le Università di Roma Tor Vergata e di Genova.

Le applicazioni del dispositivo , chiamato sVeb (da ‘small Vessel Environment Bioreactor’), sono ancora nella fase iniziale , ma i risultati aprono la strada a terapie più efficaci e personalizzate per ogni paziente. Il dispositivo, infatti, utilizza cellule prelevate dai pazienti e integra diverse tecnologie come la stampa 3D : ciò consente di testare cure in un contesto molto più simile a quello reale rispetto ai sistemi tradizionali e agli organi su chip, cioè modelli tridimensionali di organi ottenuti in laboratorio.

“Il bioreattore permette di osservare come un tumore interagisce con i vasi sanguigni e come risponde all’arrivo delle cellule immunitarie, il tutto in condizioni dinamiche e controllate , simili a quelle presenti nel corpo umano”, dice Roberto Rizzi della Sapienza, che ha coordinato la ricerca. “La possibilità di integrare cellule derivate da pazienti specifici lo rende uno strumento promettente per la medicina personalizzata – aggiunge Francesca Megiorni dello stesso ateneo, co-autrice dello studio – permettendo di sviluppare trattamenti basati sulle caratteristiche individuali del paziente”.

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