«Alluvione, cittadini lasciati soli». L’ira di Galbiati: «Squallidi attacchi»

Cantù «La maggioranza chieda scusa». Duro scontro in Consiglio dopo le parole di Volontè

Cantù

A poco più di un mese dall’alluvione, dopo la paura e la riconoscenza nei confronti dei soccorritori, in Consiglio è stata la volta dello scontro.

Uno scontro feroce, con il sindaco Alice Galbiati che ha faticato a dominare lo sdegno, mentre Cecilia Volontè di Cantù Civica consigliava alla maggioranza di scusarsi con i cittadini.

Il tutto a poche ore soltanto dalla notizia, comunicata all’aula con soddisfazione dall’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo, della decisione del Consiglio dei ministri che riconosce lo stato di emergenza, stanziando 10,1 milioni di euro per il Comaschi e il Monzese.

All’ordine del giorno c’era la variazione di bilancio necessaria per il riconoscimento del debito fuori bilancio necessario per dare copertura agli interventi di somma urgenza sostenuti per i danni dell’alluvione, interventi per 553.266 euro. Variazione approvata senza il voto di Cantù Civica, che si è astenuta, perché ha ritenuto che la maggioranza si debba assuma la responsabilità delle proprie scelte. «Qui, di discrezionalità ne vedo ben poca – le parole del vicesindaco Valeriano Maspero – di necessità molta e di poca curanza delle parole dette, del tutto».

In aula, anche questo fatto inconsueto, presente folto pubblico. Molti cittadini di Vighizzolo e Cascina Amata, ha spiegato Volontè: zone della città molto colpite.

«Qualche settimana fa – ha ricordato – abbiamo organizzato un incontro per ascoltarli e sono emerse delle criticità. Nessuno dei presenti è riuscito, il 22 settembre, a mettersi in contatto con gli uffici e nemmeno con il Centro operativo comunale. Che sicuramente era subissato dalle chiamate, ma ci hanno detto di essersi sentiti abbandonati in un momento di puro panico. Queste persone sono arrabbiate e sfiduciate». Inoltre ha chiesto aggiornamenti sull’iter per i risarcimenti.

Il sindaco Galbiati, nella seduta precedente aveva raccontato di aver vissuto le 48 ore dell’alluvione sui mezzi di soccorso, assieme all’assessore Cattaneo, confessando di avere visto immagini che non dimenticherà mai: «Nelle giornate dell’alluvione il Centro operativo comunale ha lavorato senza sosta. Posso dirlo con cognizione di causa perché c’ero. La consigliera Volontè non si è mai palesata: nessuna segnalazione, nessuna proposta di collaborazione, salvo ringraziare chi ha lavorato nell’emergenza. Poco più di un mese dopo, la stessa consigliera attacca la macchina dei soccorsi per screditare l’amministrazione: una contraddizione evidente per chi, allora, non ha mosso un dito per avvisare o aiutare. Ai cittadini si deve serietà e impegno, a chi ha lavorato solo rispetto e ringraziamento. Il resto è squallido accattonaggio politico».

Il capogruppo di Forza Italia Umberto Cappelletti ha definito «penoso» l’intervento dell’opposizione e «se stasera ci sono qui 30 persone che si lamentano su 10mila residenti a Vighizzolo, considerando il cataclisma che abbiamo affrontato, è un grande successo».

Secca la replica di Cecilia Volontè: «Se sedessi in maggioranza mi sarei scusata con i cittadini per non essere riusciti ad arrivare anche da loro, avrei proposto di incontrarli». Parole accolte dall’applauso del pubblico.

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