Bagni chiusi al Monnet, sciopero a scuola

Mariano Il preside: «Farò denuncia per i vandalismi». Gli alunni fuori da scuola: «Non è giusto penalizzare tutti»

Come ogni mattina si sono presentati davanti al cancello d’ingresso della scuola, ma uno dopo l’altro hanno deviato il percorso, ritrovandosi a scioperare appena fuori la recinzione dell’istituto superiore “Jean Monnet” a Mariano. È così che ieri un centinaio di studenti hanno scelto di dimostrare la loro contrarietà alla chiusura dei bagni del lotto giallo dopo l’atto vandalico che ha intasato le turche fino ad allagare un piano del plesso. Un gesto da cui prendono le distanze gli stessi alunni, ma la condanna non basta a invertire la decisione del preside Filippo Di Gregorio, che ha sporto denuncia contro ignoti per l’episodio.

Il rappresentante d’istituto

«Non possono penalizzare tutti per colpa di qualcuno». Queste le parole usate da Manuel Provenzi, rappresentante d’istituto, per motivare lo sciopero nato per chiedere di rivedere la decisione di mantenere chiusi i bagni durante le lezioni. «Questa scelta causa anche dei problemi perché ogni persona che deve segnare il proprio nome sul registro istituito per l’uso dei servizi igienici, poi deve scrivere l’orario e cercare la bidella, farsi aprire la porta, un iter che crea imbarazzo perché devi specificare perché vai in bagno e poi è impensabile seguirlo in caso di urgenza» ha aggiunto il collega Alessandro Ronconi.

Un centinaio gli alunni che hanno aderito allo sciopero, ognuno portando la propria motivazione, la più diffusa la contrarietà nel pagare tutti il gesto compiuto da pochi. «Noi non difendiamo chi ha intasato i bagni - ha rimarcato uno studente - ma non è giusto che ora paghiamo tutti il suo gesto». Come lui, tanti altri ragazzi e ragazze, che hanno mantenuto la posizione sotto la pioggia. «Abbiamo deciso di venire fuori dalla scuola, per dire che siamo in tanti – ha proseguito Provenzi –. La dirigenza ci ha solo detto perché chiudeva i bagni, senza discuterne. Noi, invece, chiediamo di essere ascoltati».

Ad accogliere l’invito al confronto, il preside Filippo Di Gregorio. «I bagni resteranno chiusi al lotto giallo sino alla fine dell’anno, a meno che gli autori del gesto non ammettano le proprie responsabilità: in questo caso, la misura verrà revocata», ha confermato la misura il dirigente scolastico motivando il provvedimento.

Così il preside sull’accaduto

«Sapere chi usa i servizi permette di individuare nel caso gli autori del gesto – ha aggiunto – Perché in settimana qualcuno ha otturato le turche con degli stracci per poi aprire i rubinetti fino ad allargare prima i bagni, poi il piano. E questo crea un rischio a tutti nel muoversi che non possiamo correre».

Nessuna inversione di tendenza quindi. Anzi «andrò a fare denuncia ai carabinieri per l’atto vandalico», ha anticipato Di Gregorio per poi invitare gli alunni in sciopero ad entrare in classe l’ora successiva, alle 9, giustificati. Ma gli studenti hanno declinato l’invito e sono rimasti all’esterno, salvo poi diradarsi con l’aumentare della pioggia, lasciandosi con un impegno: continuare a opporsi alla chiusura dei bagni.

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