Cani legati a un albero e poi l’abbandono: salvati da Enpa e Ats, presto l’adozione

Capiago Intimiano Incroci di border e setter trovati dai volontari sotto l’acqua nel bosco. Fondamentale la segnalazione di un cittadino. Il proprietario ha dieci giorni per reclamarli

Due cani, meglio due cagnolone, di taglia media, una incrocio border e una incrocio setter, legate a una pianta. Abbandonate sotto la pioggia, di notte, a Capiago, nel bosco verso località Campaccio. Sono state salvate grazie a una segnalazione di un cittadino e al successivo intervento di recupero con l’accalappiacani di Ats Insubria, che ha visto il coinvolgimento in prima persona di Marco Marelli, presidente di Enpa Como. Ora gli animali stanno meglio. Uno di questi ha il microchip: probabilmente il proprietario potrà essere identificato.

Il Comune di Capiago Intimiano, attraverso il sindaco Emanuele Cappelletti, chiede giustizia in sede penale nei confronti dei responsabili.

«Ora al sicuro nel canile»

È successo nella serata di sabato, quando un cittadino ha visto due cani che non riusciva ad avvicinare, vicino ad alcuni cartelli in mezzo al bosco. Sotto la pioggia. Spaventati. Una con la bava alla bocca. Tutti e due legati a un albero. Una delle due è riuscita a liberarsi, ma è rimasta comunque in zona, vicina al compagno di sventura. Immediato l’arrivo dell’accalappiacani, con i cani che, grazie alla presenza umana, si sono pian piano calmati. Con gentilezza e calma, sono stati recuperati.

Marco Marelli, presidente di Enpa Como, ha riferito del recupero avvenuto sabato sera: «Fradici ed impauriti, ora sono al sicuro al canile sanitario di Como rifocillati e asciugati».

Per il sindaco Emanuele Cappelletti: «Uno speciale ringraziamento al presidente di Enpa Sezione di Como, Marco Marelli, per aver personalmente recuperato, questa sera, due poveri cani, lasciati legati, senza cibo, nei boschi del nostro Comune, sotto la pioggia gelata. Seguiremo con grande attenzione gli sviluppi di questa vicenda e come Amministrazione comunale faremo di tutto affinché i responsabili vengano individuati e sanzionati, anche penalmente. Un plauso anche a chi ha segnalato con tempestività al 112 questa situazione, consentendo l’intervento di Enpa. Sto avendo contatti con la polizia locale: credo che a breve sapremo le generalità di questa persona che ha abbandonato, gli animali, grazie al microchip».

Come conferma una nota di Ats Insubria, in risposta a una richiesta di dettagli da parte del quotidiano La Provincia: «Per i due cani legati ad un albero è stato attivato il servizio di accalappiamento cani convenzionato con Ats Insubria. Detto servizio ha recuperato gli animali e li ricoverati presso il canile sanitario di Como. I cani adulti, al controllo, erano in buone condizioni di salute e buono stato di nutrizione: uno dei due aveva il microchip. Sono in corso le consuete attività previste per rintracciare il proprietario».

Il periodo di “osservazione”

Come spiega Ats Insubria - per informazioni, il riferimento è il sito Internet - il cane rimane in osservazione presso il canile sanitario per 10 giorni, o per il tempo che si rende necessario per comprovate esigenze sanitarie. Trascorso tale periodo, viene affidato al canile rifugio convenzionato con il Comune in cui è stato catturato. Dal trasferimento nel canile rifugio il cane diventa adottabile per chi ne fa richiesta, l’adozione ha carattere temporaneo e diventa definitiva trascorsi 60 giorni dalla data della cattura.

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