Cantù, sembra che l’occasione buona del metro leggero sia dietro l’angolo: l’elettrificazione della linea sarà realtà

Trasporti Ferrovie dello Stato annunciano l’avvio dell’iter, intervento finanziato tramite il Pnrr. Prevista una spesa di 78 milioni di euro, così potrà essere potenziate le corse con Como e Lecco

Dopo l’attesa infinita si parte davvero con l’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco, che a Cantù passa dalla stazione - non distante dal centro - di via Vittorio Veneto.

Perché, finalmente, è stato avviato l’iter per realizzare quello che per anni è stato definito il metro leggero Cantù-Como, in un territorio che vede coinvolto a maggioranza i Comuni del Canturino: Cantù, Senna Comasco, Capiago Intimano, Alzate Brianza e Brenna. E anche i Comuni dell’Erbese: Anzano del Parco, Monguzzo e Merone. Parte del tratto, secondo un nome altrettanto convenzionale più recente, del Regio Express, anche in questo caso di collegamento con il capoluogo lariano.

Il documento di Italferr

Coinvolti dal tracciato anche Como e, in provincia di Lecco, Rogeno e Molteno. È stato reso pubblico in queste ore il documento di Italferr Spa, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Spa che si occupa di realizzare infrastrutture di sviluppo: «Progetto di fattibilità tecnico economica elettrificazione della linea Albate-Molteno-Lecco lotto 1: tratta Albate Camerlata - Molteno. Avviso di indizione della conferenza di servizi per l’approvazione del progetto, di avvio del procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio o asservimento sulle aree interessate dalle opere e dichiarazione di pubblica utilità. L’intervento è compreso tra quelli la cui realizzazione trova finanziamento anche nelle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. L’intervento prevede l’elettrificazione della tratta».

Il progetto

I soldi li aveva messi il Governo Draghi: 78 milioni di euro, nell’ambito del Pnrr. Con l’elettrificazione della Como-Lecco, si avvicina la possibilità di potenziare le corse e realizzare così il collegamento stile metro leggero tra Cantù e Como, stazione di Como San Giovanni, un quarto d’ora di tragitto. Il procedimento di conferenza di servizi è di competenza di Rfi Spa e il responsabile del procedimento è l’ingegner Giovanni Tamburo. Il termine di conclusione del procedimento scadrà il 3 ottobre: i soggetti interessati dagli espropri possono intervenirvi.

«Siamo all’avvio di questa fase per un importante contributo economico su un asse strategico per la Città di Cantù - afferma l’assessore alla mobilità Matteo Ferrari - sia nel guardare a Como, sia nel guardare a Lecco. Le risorse ci sono. C’è stato un buon dialogo con l’ente Regione. L’impiego delle risorse è importante affinché l’utente possa migliorare il suo approccio verso il servizio pubblico che alcune volte non è performante». E infatti, dallo scorso 25 giugno e sino al prossimo 27 agosto, causa lavori di manutenzione straordinaria, si procede - quando le corse ci sono - a bus sostitutivi. Si prova, nel contempo, a guardare oltre.

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