Cantù: giù i contagi dopo l’impennata
Ma calano i vaccini: 300 in sette giorni

La settimana scorsa il numero di positivi era salito a 16, ora sono leggermente scesi: 15. Il sindaco Galbiati: «L’attenzione e il rispetto delle regole devono restare altissimi». Immunizzazioni dimezzate da fine luglio . A maggio la città era arrivata a una media di duemila

Dopo settimane lanciate la campagna vaccinale rallenta e in una settimana, in città, sono solo 350 le nuove prime dosi somministrate.

Ma, e questo è un dato confortante, ha rallentato anche la crescita del numero dei positivi che, rispetto, a sette giorni fa, non è aumentato anzi è diminuito, passando da 16 a 15.

Il sindaco: «Attenzione alta»

Una buona notizia, e in questo periodo ce n’è bisogno, ma non un motivo sufficiente per abbassare la guardia, sottolinea il sindaco Alice Galbiati: «Bene la costanza dei contagi, ma considerando il periodo di vacanza e le notizie sui diversi focolai che si stanno riscontrando proprio nelle località turistiche, l’attenzione e il rispetto delle regole devono restare altissime».

Nelle scorse settimane è apparso chiaro come Como assecondasse il trend regionale, che, nonostante la stagione calda e le vaccinazioni, ha ripreso a veder salire la curva dei contagi. E Cantù non ha fatto eccezione.

Certo, una situazione che non ha nulla a che vedere con la scorsa primavera, quando, ai primi di aprile, si contavano in città oltre 400 casi di Covid e 90 in sorveglianza attiva. Ma tre settimane fa si contavano cinque casi di positività e 11 in sorveglianza attiva, diventati poi 12 e 39 e poi, sette giorni fa 16 e 17 le persone sottoposte a sorveglianza attiva.

Numeri contenuti, ma di fatto i contagi erano triplicati. Oggi la progressione s’è interrotta e l’ultimo dato ufficiale ferma a 15 il numero di persone oggi positive al Covid-19. Nessun aumento, anzi un calo. Sono invece 21 persone quelle sottoposte a sorveglianza attiva.

A confortare, il fatto che, ormai da settimane, non salga il numero quello dei decessi, almeno in città. Da ottobre a oggi si sono contati 110 decessi a causa del virus, e, dopo una primavera ancora difficile, ora il dato resta stabile. In nove mesi sono stati, in media, 12 al mese.

Nel 2020 segnato dalla pandemia di Covid il numero di decessi in città è aumentato del 25%, registrando il dato peggiore in aprile, con ben 89 nove morti. Tre al giorno. In città si sono avuti 712 decessi, 141 in più rispetto al 2019.

Sul fronte delle vaccinazioni, dopo aver recuperato tutto il ritardo dell’avvio della campagna vaccinale, anche in città oggi si assiste a un deciso rallentamento.

In tre settimane la percentuale dei canturini che hanno ricevuto almeno la prima dose di farmaco è passata dal 79% all’81,7%. Cantù conserva comunque un valore leggermente migliore rispetto al dato medio provinciale, che è all’81,04%. Cantù ha sempre in Provincia una delle percentuali più alte nel rapporto tra contagi e popolazione: 11,43%.

«Trend altalenante, ma elevato»

Solo Erba, con l’11,79% le impedisce di avere il dato peggiore di tutto il Comasco. Una settimana fa erano 27.514 i vaccinati con la prima dose, ora sono 27.871, 357 persone in più. In primavera, a maggio, si contavano circa 2mila vaccinazioni ogni settimana.

«L’esperienza di questi ultimi mesi sul trend dei vaccini – commenta il sindaco Alice Galbiati - ci ha dimostrato una certa altalenanza, quindi non credo sia indicativo. Anche perché, se ben ricordo, l’altroieri Cantù era all’81,57% di vaccinazioni sul target, sopra di un punto circa della percentuale della Provincia di Como».

Silvia Cattaneo
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