
Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 02 Ottobre 2025
Cantù, la conta dei danni: «Un milione di euro»
Il caso Un primo bilancio stilato dall’assessore Cattaneo con le criticità di via Como e delle scuole di Vighizzolo
Cantù
Un conto salato, che si aggira, come prima stima, attorno al milione di euro.
E questo a contare solo i danni alla cosa pubblica, al patrimonio del Comune di Cantù, tra scuole, strade, collinette crollate, e quant’altro la furia dell’alluvione ha rovinato, a partire da Vighizzolo frazione. Un conteggio a spanne, senza esagerare, quasi ottimistico: la cifra potrebbe rivelarsi anche più alta.
La situazione
«Voglio essere possibilista: per quanto abbiamo visto - dice l’assessore ai lavori pubblici e alla sicurezza Maurizio Cattaneo - i danni per il Comune saranno di poco inferiore al milione di euro e solo come somma urgenza», espressione di un istituto derogatorio contenuta nel Codice degli appalti, che indica il conto presentato dalla pura emergenza.
«Proprio in queste ore - spiega l’assessore Cattaneo - ci sono degli interventi programmati. Ad esempio, in via Como». Dove si era intervenuti già subito con una copertura di tenuta sulla collinetta, in parte ceduta al di sopra della roggia, all’altezza del supermercato Viaggiator Goloso. La strada, diventata senso unico alternato per qualche giorno, è stata riaperta da un paio di giorni a doppio senso con corsie più strette e limite di velocità a 30 chilometri orari. «Si parte con la sistemazione anche lì - dice Cattaneo - interverremo sulle rogge».
Il Comune ha ben presente, poi, la situazione delle scuole di Vighizzolo, rimaste chiuse per una settimana, riaperte lunedì. Come riferito nelle scorse ore dalla dirigente scolastica Kinzica Laura Soldano, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Cantù 3, ad esempio in via Pitagora, sede di primaria e secondaria di primo grado, «si stanno sistemando alcuni aspetti sul tetto, la centrale termica è stata sommersa e l’impianto verrà riattivato a breve. È stato distrutto l’archivio e il magazzino. A causa dell’acqua sono crollati dei muri comunque non portanti».
E nonostante la scena generale: «Durante l’emergenza, nel lunedì dell’alluvione, i docenti e il personale Ata sono stati encomiabili: non è esploso il panico. Senza elettricità, sono stati presi gli elenchi cartacei per riuscire a consegnare i bambini alle famiglie».
I timori
Al conteggio finale del Comune si aggiungeranno senz’altro le cifre dei privati: ci sono un migliaio di richieste inviate da chi vive o lavora a Cantù in seguito alla ricognizione dei danni causati dal maltempo avviata dal Comune e da presentare a Regione Lombardia per le possibili richieste di risarcimento. Che poi sarebbe il primo passo dell’iter di riconoscimento da parte del Governo dello stato di calamità naturale, fondamentale per ottenere risorse. Un totale un cui sarà compreso anche il milione di euro di danno patito dal patrimonio pubblico della città. Che si aspetta dagli enti sovralocali e agenzie di competenza interventi anche a tutela dei corsi d’acqua che attraversano il territorio.
Intanto, proseguono i lavori per riaprire la strada dopo l’apertura della voragine tra Cantù e Alzate: anche qui, per la Provincia, un danno significativo. Per un cantiere che durerà, questa almeno è la previsione, due mesi.
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