Cantù, la linea dura di Fratelli d’Italia. «Ricatti politici? Li ha fatti la Lega»

Scontro nel centrodestra Dopo lo strappo, continua il braccio di ferro tra gli ormai ex alleati in maggioranza. Edgardo Arosio: «Per le dichiarazioni di Facchini valuterò se rivolgermi all’avvocato»

Ora che la convivenza controvoglia è finita in casa centrodestra è guerra aperta, senza più motivi per fingere di andarsi a genio. E infatti si è già arrivati a tirare in mezzo gli avvocati. Edgardo Arosio, ex sindaco, ex leghista e oggi coordinatore per Cantù-Mariano di Fratelli d’Italia, non ha mandato giù le parole che gli ha rivolto il segretario cittadino della Lega Maurizio Facchini e annuncia: «Si è trattato di una reazione scomposta che valuterò in chiave legale per tutelarmi, dato che si sono fatti accenni inaccettabili sulle persone». E assicura che lo spauracchio che la Lega agita contro i meloniani, ovvero il blocco dei progetti importanti in agenda, come il palazzetto, non rappresenta la verità: «Abbiamo a cuore solo il bene della città e quindi garantiremo il nostro sostegno alle opere di cui la città ha bisogno. Noi vogliamo solo che sia una politica del fare e non politica dei selfie».

La scintilla che ha fatto scoppiare lo scontro nella maggioranza

Ad accendere la miccia che ha fatto esplodere il centrodestra cittadino sono stati i componenti di Fratelli d’Italia, che hanno lasciato la maggioranza che sostiene il sindaco Alice Galbiati dopo un braccio di ferro lungo e infruttuoso per ottenere un assessore, individuato da molto tempo in Mirko Gaudiello, presidente del consiglio comunale e che ieri sera a sorpresa si è dissociato dalla posizione di Fratelli d’Italia. Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha commentato «non voglio pensare che si decida di mettere a rischio un’amministrazione per un assessorato, questo è un pretesto dentro il quale ci sono dei personalismi». Ma il quadro è diverso, replica Edgardo Arosio: «L’accordo di ingresso in giunta risale ad oltre un anno fa ed è stato stipulato ai massimi livelli organizzativi di FdI e Lega. Nonostante l’accordo di un assessorato a FdI fosse chiaro fin dall’inizio, proprio Molteni, con espedienti da Prima Repubblica, ha personalmente mai condiviso perché FdI restasse fuori dall’esecutivo. E’ questa arroganza, che oggi a maggior ragione non ha senso visti i risultati elettorali della Lega, che ha determinato l’abbandono del partito da parte di esponenti storici e recenti canturini, ora di FdI».

E c’è pure chi pensa di ricorrere alle vie legali

Il segretario cittadino della Lega Facchini ha parlato di «battaglia per una nuova politica lontana dagli interessi personali che i Butti, gli Arosio i Valeriano Maspero vogliono ancora oggi imporre». Frase che Arosio non ha gradito: «Come rispondere? Posso solo riservarmi di sentire il mio legale per tutelarmi, visto che si parla di interessi personali in questi termini». Facchini ha anche definito i meloniani «quel peso che ha più volte imbrigliato e rallentato la nostra amministrazione». Ironica la replica del capogruppo di FdI Valeriano Maspero: «Se non c’è più questo peso allora avanti a tutta forza, da questo momento in poi ci sarà un’opposizione che incalzerà questa maggioranza perché lavori. E ci auguriamo prendano in considerazione le tante proposte avanzate in questi due anni». E ancora: «Io non vedo interessi personali – prosegue – se qualcuno si mette in gioco lo fa solo per il bene della città. Hanno parlato di ricatti, ma il primo è stato il loro, che hanno ipotizzato di togliere a Gaudiello la presidenza del consiglio».

Quindi rassicura i cittadini: «Noi non vogliamo pregiudicare nessun progetto, trovo sconveniente che si tiri in ballo questo argomento. Vogliamo chiudere le vergogne aperte da anni».

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