Cantù, mille richieste di rimborso. «Territorio ferito che chiede aiuto»

L’appello Il sindaco Alice Galbiati: «Situazione grave, serve un sostegno concreto per ripartire». Torna a doppio senso via Como. Via per Alzate: oggi si allestisce il cantiere, riaprirà tra due mesi

CANTÙ

Un migliaio di richieste. Un canturino ogni quaranta, bambini compresi. Tante le richieste inviate allo scadere dei termini in Comune, dopo che l’amministrazione ha avviato una ricognizione dei danni causati dal maltempo da presentare a Regione Lombardia per possibili richieste di risarcimento. Il primo passo dell’iter di riconoscimento da parte del governo dello stato di calamità naturale, fondamentale per ottenere risorse.

Vighizzolo messa a dura prova

E ce n’è bisogno, con zone della città, come Vighizzolo, messe realmente a durissima prova. Ora le domande verranno vagliate e protocollate una alla volta, per voi venire trasmesse ufficialmente. Ma la mole è già eloquente: «I numeri – dice il sindaco Alice Galbiati - restituiscono la fotografia di un territorio ferito, che chiede con urgenza aiuti concreti per ripartire. Un dato che testimonia la gravità della situazione e l’urgente necessità di risposte coordinate».

Domande compilate con tempestività, inviate in piene notte, mentre di giorno si spalava il fango: «Un ringraziamento sincero - prosegue - va a tutti i cittadini che, impegnati a fare i conti con le conseguenze dell’alluvione, hanno trovato la forza e la pazienza di adempiere anche a questo passaggio burocratico, fornendo informazioni preziose per i prossimi passaggi istituzionali. Si tratta infatti di un procedimento necessario per fornire a Regione Lombardia un primo censimento dei danni e dare contenuto alla richiesta di stato di calamità naturale avanzata al Governo lo scorso venerdì».

In questo scenario di allagamenti, con Vighizzolo e le frazioni di Cantù particolarmente colpite, non manca qualche buona notizia. Il tratto di via Como all’altezza del Viaggiator Goloso e del Parco del Bersagliere, diventato a senso unico alternato per un centinaio di metri nella giornata di giovedì - a causa di un cedimento nel costone al di sopra della roggia Mariola - torna percorribile, infatti, nelle due direzioni. L’Amministrazione comunale ha disposto ieri l’addio al semaforo provvisorio, cosa poi avvenuta nel pomeriggio.

La voragine di dieci metri

«Abbiamo fatto un approfondimento tecnico - aveva anticipato l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo - Dovremmo riuscire a riaprire nei due sensi in queste ore. Stringiamo le corsie: il calibro della strada è particolarmente largo, metteremo una segnaletica provvisoria gialla e il limite dei 30 chilometri orari. Ringrazio la protezione civile di Cantù per un primissimo sfalcio sul costone. Per mercoledì (domani, ndr) è fissata una valutazione da parte di altri tecnici, che faranno quindi previsioni a livello di tenuta, con ispezioni e sondaggi, per capire quali saranno le primissime opere da fare per tenere in sicurezza la strada. Tutto il resto sarà poi da vedere, perché i due fronti sono di due diverse proprietà private. Ma intanto l’urgenza pubblica del passaggio nei due sensi la risolviamo in queste ore».

Sempre chiusa la strada provinciale tra Cantù e Alzate, a causa di una voragine profonda dieci metri oltre la zona del Riposo. Oggi prenderanno avvio le operazioni di pulizia e l’allestimento del cantiere. Sono già stati ordinati i componenti necessari al rifacimento del tombotto: i tempi di consegna, affidati alla ditta più rapida, sono stimati in circa trenta giorni. La riapertura della strada è prevista entro due mesi.

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