Canturino: allarme gioco d’azzardo. Vertemate e Cermenate, numeri top

Il caso - Giocate oltre i 40 milioni annui, quasi al pari di Cantù. Tante sale sull’ex Statale dei Giovi. Eppure entrambi i Comuni hanno fatto ordinanze per limitare l’attività. Numeri alti anche a Carimate

Cantù

Tra macchinette, Gratta e vinci e scommesse online i Comaschi perdono ogni anno 267 milioni di euro: denaro sufficiente a costruire cinque Arene del basket. E ce n’è d’avanzo. Se si considerano solo Cantù. Cermenate e Vertemate con Minoprio, 33milioni. Solo le perdite, queste, perchè le giocate, in tutto, nei tre Comuni ammontano a quasi 190 milioni.

E, ancora una volta, salta decisamente all’occhio il fatto che due paesi che nemmeno arrivano a 15mila abitanti messi insieme totalizzino cifre, per quanto riguarda il gioco d’azzardo, praticamente pari a Cantù, che sola ne ha 40mila. Il motivo, spiegano i sindaci Luciano Pizzutto e Riccardo Pellizzari, il fatto che si tratti di dati falsati dalla presenza di sale slot e sale bingo che richiamano moltissimi giocatori e fanno riferimento a un bacino d’utenza molto vasto, non certo limitato ai due paesi e nemmeno alla Provincia. Provincia dove, lo confermano le indagini di Federconsumatori, fatte in collaborazione con la Cgil e l’Istituto studi sul consumo, si gioca forte. E allarma il gioco online, a disposizione di chiunque, giorno e notte.

Numeri impressionanti

Ogni anno sul Lario vengono giocate cifre enormi, 870 milioni di euro per il gioco fisico – ovvero quello fatto in tabaccheria, con lotterie istantanee, superenalotto o videopocker - e 744 milioni di euro per quello online. A Cantù il gioco fisico vede investire 46milioni e 374mila euro, quello telematico 39milioni. Al netto di quanto recuperato dalle vincite, la perdita netta è di oltre 14milioni e 600mila euro.

A Cermenate la perdita è pari a poco meno di 9milioni di euro, per 43milioni 618mila euro di giocate fisiche e 9milioni 169mila online. Eppure Cermenate e Vertemate sono stati tra i primi Comuni a dotarsi di un’ordinanza sindacale che spegne le macchinette nel pomeriggio per tutelare le fasce più vulnerabili a rischio di cadere vittime del gioco patologico.

«Sono cifre che fanno rabbrividire – dice il sindaco di Cermenate Luciano Pizzutto – Nel nostro caso dipende dalla presenza di una struttura lungo la provinciale, che ovviamente richiama clientela da un bacino molto più ampio del nostro Comune. Ma io credo che molti giochino ormai da casa, online, all’insaputa di tutti. Il che è ancora più pericoloso, sfugge ancora di più al controllo». E quando ci si rende conto della dipendenza «ormai si è creato un danno che distrugge le famiglie e che si ripercuote sull’intera comunità, visto che queste persone approdano poi ai Servizi sociali per chiedere aiuto».

«Nel progetto di contrasto»

Lo stesso vale per Vertemate, in passato finito persino al quarto posto a livello nazionale. Qui le giocate fisiche ammontano a 44milioni, 8 quelle online, e le perdite a 10milioni e 200mila euro.

«Per quanto ci riguarda – dice Riccardo Pellizzari – abbiamo aderito con convinzione al progetto promosso da Asci di contrasto al gioco d’azzardo patologico, per monitorare, per prevenire. Io ritengo che il problema del gioco online sia fuori controllo, e che occorrano normative superiori al livello comunale o regionale per cercare di intervenire». Ma lancia anche un appello: «Se qualcuno residente in paese avesse un problema di dipendenza oppure se familiari o amici conoscano chi si trovi in una simile situazione, li invito a venire in Comune, a rivolgersi ai nostri Servizi sociali, per aiutarli a uscirne».

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