Carimate, l’eredità di Spallino
I suoi libri donati alla biblioteca

La decisione dei figli: «Papà era affezionato a Montesolaro e alla sua casa»

La villa di Montesolaro per Antonio Spallino, l’indimenticato sindaco di Como venuto a mancare nel settembre del 2017, era luogo del cuore, rifugio nel tempo strappato agli impegni lavorativi prima e degli ultimi anni poi, dove immergersi in una delle sue grandi passioni, i libri.

Oggi i figli hanno deciso di rafforzare ulteriormente il rapporto con la comunità di Carimate, donando al Comune la biblioteca scientifica conservata nella residenza di via Muselle, che darà vita al Fondo Spallino. Migliaia di volumi, principalmente di carattere scientifico, dalla politica alla sociologica, dalla storia della Resistenza all’arte, ai viaggi. E poi lo sport, nemmeno a dirsi, visto che Spallino, avvocato e primo cittadino di Como dal 1970 al 1985, è stato anche atleta olimpico, schermidore plurimedagliato.

A Carimate, la famiglia era arrivata quando il padre Lorenzo, senatore e ministro della Repubblica, acquistò la dimora poco prima della seconda guerra mondiale. Un legame che non si è mai interrotto, oggi mantenuto vivo da figli e nipoti, che hanno voluto che qui, tre anni fa, si celebrasse il suo ultimo addio.

«Papà era molto affezionato a Carimate e a questa casa, ci è sembrato logico proseguire il legame facendo in modo che questa biblioteca scientifica potesse essere aperta al pubblico, come abbiamo aperto l’archivio che si trova nello studio legale a Como». Si tratta di migliaia di libri che andranno al Comune.

(Silvia Cattaneo)

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