Colpita da un infarto fulminante, Noemi è morta a soli 47 anni. Il dolore del marito e dei tre figli piccoli

Cascina Amata La donna non ce l’ha fatta nonostante i soccorsi: malore fatale. Di origine peruviana, faceva la badante a Vighizzolo. Lo strazio del marito: «Ora siamo soli»

A casa, c’è lo sguardo smarrito dei ragazzini, dei bimbi. Tre: di 13, 12 e 8 anni. Rimasti ora senza la mamma. Con il papà. Primo giorno, ieri, senza il sorriso di Noemi Romalda Ticona Quispe per casa. Morta da un giorno all’altro ad appena 47 anni. Per un infarto che l’ha strappata alla vita nell’appartamento in cui viveva, a Cascina Amata.

Lei. Che stravedeva per i suoi ragazzi. Quasi non c’è foto, pubblicata da mamma Noemi sulla sua bacheca Facebook, in cui non non vi siano i figli. Al massimo, è lei, a essere assente da diversi quadretti di famiglia. Più volentieri dall’altra parte dello smartphone. Per scattare e lasciare ricordi indelebili dei suoi ragazzi. I compleanni. I momenti insieme. I ragazzi che anno dopo anno crescono. Diventano più grandi. Ora, senza di lei. Dopo la domenica in cui un malore l’ha costretta a letto. Il suo ultimo giorno di vita.

Non si sentiva bene

Non si sentiva bene, mamma Noemi. Ed è come se non si fosse più svegliata da quello stato che l’ha fatta scivolare poi in un’incoscienza da cui non si è più ripresa. Inutile la corsa in elisoccorso all’ospedale Sant’Anna di San Fermo. Dopo l’accorrere, poco prima, verso le 18.30 di ieri, dell’ambulanza e dell’automedica del 118. Poi, i Carabinieri. Con una pattuglia dalla stazione di Cantù. Usciti per tutti gli approfondimenti.

Il destino, crudele. L’infarto. I vicini di vicolo Aretino, dietro via Stelvio, a non molta distanza dalla chiesa parrocchiale di Santa Dorotea, angosciati. Mamma Noemi era originaria del Sud America: Perù. Si è sposata con Nazareno Mazzotta. Che ora guarda le foto sul muro, dentro una cornice. Anche qui, ci sono soprattutto i figli. In un paio di foto, c’è anche lei.

«I medici hanno detto che è stata una specie di infarto fulminante - dice il marito, 66 anni, prossimo alla pensione - La causa di quello che è accaduto esattamente non si sa. Ieri sera mi hanno chiamato dall’ospedale Sant’Anna. Sono andato giù che erano le 22. Mi hanno telefonato. Mi hanno detto che era deceduta. L’ho vista». Poche ore prima, la donna era viva. «Dopo che si è sentita male, non ha più ripreso conoscenza. Nemmeno qui in casa. È venuta l’ambulanza. L’elisoccorso. Ma non c’è stato nulla da fare. Si vede che non c’è stato più nulla da fare. Anche i medici, anche qui, hanno provato di tutto. Poi l’hanno dovuta portare via».

«Sono qui, con loro»

Ancora non sono stati fissati i funerali della mamma e lavoratrice. Impegnata. «Faceva la badante qui a Cantù, a Vighizzolo. Giovane: 47 anni», dice il papà, mentre la voce si spezza per la commozione. Guarda verso il tavolo del soggiorno, dove ci sono i ragazzi. «Ora sono qui con loro. Un destino per cui nemmeno sai con chi puoi prendertela. Lei non ha mai accusato malesseri particolari. Soffriva un po’ di pressione bassa. Se n’è andata troppo presto. Siamo qui. Senza di lei».

© RIPRODUZIONE RISERVATA